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In questi giorni l’Inps ha pubblicato i dati relativi al numero di ore di cassa integrazione richieste dalle aziende e quelli relativi ai fondi di solidarietà a disposizione dei settori non coperti dalla prima “Più della metà delle ore richieste in Liguria riguardano Genova – sottolinea il segretario generale della Camera del lavoro Igor Magni – Seppure in calo rispetto all’anno precedente, il dato di quasi 30 milioni di ore (15 dalla cassa e 13 dai fondi) è pur sempre significativo della difficoltà delle aziende ad uscire dalla crisi”. Secondo le elaborazioni di Marco De Silva responsabile dell’Ufficio Economico Cgil Genova e Liguria  “Tra i settori in maggior difficoltà ci sono senz’altro alberghi e turismo che balzano di oltre 5 punti percentuali rispetto all’anno precedente”. In affanno anche il settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio che con oltre 3 milioni di ore svetta in classifica.

“Complessivamente nel 2021 le ore di cassa sono diminuite rispetto al 2020 e si è praticamente azzerato il ricorso alla cassa straordinaria, quella concessa per riorganizzazione aziendale – conclude De Silva “Anche se si assiste ad un calo complessivo il dato è comunque abnorme e solo a marzo, quando l’Istat pubblicherà i dati sull’occupazione, sapremo quanti posti di lavoro si sono persi per strada”. Per uscire da un’impasse che da troppo tempo attanaglia la città occorre puntare su lavoro e occupazione di qualità. Per Igor Magni “Siamo in ritardo con la formazione di tutti quei profili che dovranno lavorare sui progetti del PNRR. Abbiamo davanti a noi la possibilità di trasformare questa città: infrastrutture, diga foranea, ribaltamento a mare, recupero dei forti, sono solo alcuni dei treni che passano ora e mai più: non ci possiamo permettere di perderli – e conclude – possiamo e dobbiamo individuare i profili professionali che serviranno alla fine della messa a terra dei progetti del Pnrr  e lavorare su piani di formazione specifici”.