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Continua la performance negativa della Liguria rispetto agli infortuni mortali sul lavoro. Tra il 1° gennaio ed il 31 ottobre 2023 sono stati 18 i morti sul lavoro nella nostra regione contro i 16 dell’anno precedente. La media ligure dei primi dieci mesi del 2023 è di quasi 2 morti sul lavoro al mese con una variazione percentuale del + 12,5 per cento rispetto a dodici mesi fa “La mattanza continua nell’indifferenza della politica: non si va oltre ad un comunicato di cordoglio, è una emergenza non più sostenibile – commenta Maurizio Calà segretario Generale Cgil Liguria – in queste ore si sta svolgendo in tutto il Paese lo sciopero del trasporto ferroviario rispetto alla tragedia di Thurio di Corigliano Rossano in Calabria. E il Governo, anziché aumentare il numero degli ispettori e le ispezioni sui luoghi di lavoro, le risorse agli organi di vigilanza e agli enti preposti, la formazione e la prevenzione, deregolamenta il sistema degli appalti e dei subappalti e non destinata investimenti a questa che è ormai una mattanza”. E la Liguria è in contro tendenza rispetto al Nord-Ovest, dove ha la performance peggiore, ma anche rispetto al dato nazionale. Secondo le elaborazioni del responsabile dell’Ufficio Economico Cgil Genova e Liguria Marco De Silva su dati Istat, le denunce di infortunio sul lavoro sono in calo in Piemonte -9,1%, la Valle d’Aosta -85,7% e la Lombardia -6,1%. “In totale nel Nord-Ovest si contano al 31.10.2023 ben 228 infortuni con esito mortale, con un calo di 20 decessi pari al -8,1%; unica eccezione, appunto, la Liguria con gli infortuni mortali in aumento sul periodo gennaio ottobre 2022”. Anche a livello nazionale i morti sul lavoro sono stati in calo: 41 (-4,5%) rispetto all’anno precedente su un totale di 868. Rispetto ai dati delle province: Genova ha avuto 6 infortuni mortali, Imperia 5, La Spezia 4, Savona 3.

 

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