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ISTAT: occupati e disoccupati in Liguria nel secondo trimestre 2019

Occupati in lieve aumento, disoccupati in forte calo, risalgono gli inattivi.

Male l’occupazione maschile, dipendente e nelle costruzioni.

Boom dell’agricoltura, bene il turismo ma ovunque cresce il lavoro indipendente; tiene l’industria in senso stretto.

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Oggi l’Istat ha pubblicato i dati relativi al mercato del lavoro in Liguria nel secondo trimestre 2019. I dati, elaborati da Marco De Silva Responsabile Ufficio Economico Cgil Liguria, confermano il trend del primo trimestre con una contrazione della forza lavoro (lavoratori dipendenti, autonomi, disoccupati) dello 0,8 per cento. Nel secondo trimestre di quest’anno infatti le forze di lavoro in Liguria sono 675.939 contro le 681.617 dello stesso periodo dell’anno precedente. Il dato conferma la Liguria fanalino di coda delle regioni del Nord-Ovest per crescita occupazionale con una variazione percentuale dello 0,2 per cento, con un aumento sul 1° trimestre 2018 di soli 1.307 occupati. Tra gli occupati, dato che somma i lavoratori dipendenti ed il variegato universo degli indipendenti, nel periodo di riferimento calano i primi ed aumentano i secondi. In particolare i dipendenti maschi calano del – 2,2 per cento e dell’1,0 per cento le femmine. Negli indipendenti i maschi raggiungono un più 2,5 mentre le femmine un + 10,3 per cento. I movimenti dei dati relativi agli occupati si riflettono su quelli dei settori. Quello delle costruzioni si contrae del – 21.6 per cento, mentre esplode l’agricoltura con un +76,8 per cento. Il dato delle costruzioni è il peggiore in assoluto con quasi 10 mila occupati in meno (9.440) di cui oltre 2/3 tra i lavoratori dipendenti. I lavoratori autonomi invece spopolano in agricoltura dove oltre il 70 per cento dei nuovi occupati non è dipendente; anche nel commercio e turismo che pure cresce del 3,8 per cento, gli occupati indipendenti fanno la parte del leone.

Federico Vesigna Segretario Generale Cgil Liguria a commento dei dati sottolinea come sia un “bene che torni a crescere l’occupazione  dopo la battuta d’arresto dei mesi scorsi, mesi che hanno scontato le difficoltà del crollo del Ponte Morandi, ma se andiamo a spulciare i dati qualche motivo di preoccupazione c’è. A crescere è solo l’occupazione indipendente e il merito è sicuramente da ascrivere alle scelte del governo in materia fiscale. La tassa piatta al 15% sino a 65 mila euro ha provocato un effetto sostituzione dal lavoro dipendente a quello indipendente e non so con quale reale beneficio sul fronte della qualità del lavoro. Allo stesso tempo i lavoratori dipendenti calano e calano in modo consistente. Preoccupante è poi il crollo dell’occupazione nel settore delle costruzioni che ripropone con ancora maggiore urgenza il tema delle infrastrutture che tardano a partire, e poi è assolutamente sospetto il dato dell’agricoltura. Dopo il primo trimestre con occupazione in calo se davvero c’è un’inversione di tendenza lo verificheremo nella seconda metà dell’anno, ma resta grande la preoccupazione che possa essere una bolla destinata a sgonfiarsi”

 

 

I dati sugli occupati in Liguria