A settembre, il numero di occupati risulta sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente, si conferma la flessione dei disoccupati registrata ad agosto e prosegue il calo degli inattivi.
La sostanziale stabilità dell’occupazione (+ 6mila unità) è sintesi, da un lato, dell’aumento osservato tra le donne, i dipendenti a tempo indeterminato e gli over50 e, dall’altro, della diminuzione tra gli indipendenti e i 25-34enni. Nel complesso il tasso di occupazione sale al 58,2% (+0,1 punti percentuali).
La flessione del numero di persone in cerca di lavoro (-0,9% pari a -22mila unità) coinvolge gli uomini e gli under 50, mentre tra le donne e gli ultra 50enni si osserva una leggera crescita. Il tasso di disoccupazione scende al 9,6% (-0,1 punti) e tra i giovani al 29,7% (-1,7 punti).
Anche il numero di inattivi risulta in lieve diminuzione (-0,1% pari a -15mila unità); tale andamento è frutto del calo tra le donne e gli over35, non completamente compensato dall’aumento osservato tra gli uomini e gli under35. Il tasso di inattività resta invariato al 35,5%.
dati in migliaia | Dipendenti | Permanenti | A termine | Indipendenti | |
set-19 | 18.073 | 15.053 | 3.020 | 5.268 | |
set-20 | 17.792 | 15.160 | 2.632 | 5.161 | |
diff. Val. ass. | -281 | 107 | -388 | -107 | |
var. in % | -1,55 | 0,71 | -12,85 | -2,03 |
Come si vede da questa mia tabella, il calo degli occupati è sostanzialmente dei lavoratori a termine che calano di quasi il 13% sull’anno scorso e degli indipendenti che perdono 107.000 occupati in un anno.