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Pop.Art: il seminario Cgil e Fondazione Di Vittorio sull’artigianato.
Marante (Cgil Liguria) “Quasi 30 mila i dipendenti delle aziende artigiane in Liguria: necessario aumentare salari e diritti, garantire sicurezza sul lavoro”

Si e’ conclusa oggi presso il Tower Hotel di Genova la due giorni del seminario dal titolo “Pop.Art: proposte per l’Artigianato”, un’iniziativa organizzata da Cgil e Fondazione Giuseppe Di Vittorio con la partecipazione dei delegati sindacali del settore artigiano di tutte le province liguri e della Sardegna. Il seminario ha lo scopo di fornire a delegate e delegati artigiani di Liguria e Sardegna, una analisi del comparto con l’obiettivo di estendere la contrattazione e la rappresentanza di questo importante settore produttivo che a livello nazionale occupa 3 milioni di addetti di cui quasi 80 mila in Liguria suddivisi in circa 50 mila artigiani e 30 mila dipendenti delle aziende artigiane “Il settore rappresenta una parte importante dell’economia ligure: nella nostra regione quasi una azienda su tre è una azienda artigiana e il sindacato, per i dipendenti di queste aziende, chiede l’aumento dei salari, il rafforzamento dei diritti e una maggiore sicurezza sul lavoro – e conclude – per la rilevanza di questo settore nell’economia ligure è necessaria una maggiore qualificazione delle imprese che passa anche da percorsi formativi per i dipendenti e che abbia l’obiettivo di costruire una rete utile ad uno sviluppo di qualità”.

Secondo i dati di Movimprese, nel primo trimestre 2023 le imprese artigiane attive in Liguria erano 42. 854 rappresentando quasi un terzo del totale delle imprese attive, dato superiore a tutte le altre regioni del Nord-Italia e superiore alla media nazionale. Questa la suddivisione tra settori: il 49% delle imprese artigiane in Liguria appartiene al comparto delle costruzioni, i servizi si assestano al 29%, mentre le attività manifatturiere sono al 16%, commercio e agricoltura sono i fanalini di coda rispettivamente con il 5% e l’1%.

Particolarmente critica è infine la situazione degli infortuni sul lavoro dove tra il 2017 ed il 2022 sono state 10.207 le denunce, di cui ben 41 con esito mortale. Se si sposta l’attenzione a queste ultime si nota come la percentuale sul totale delle denunce è del 33,3%, dato abnorme se confrontato con l’incidenza degli infortuni di questo settore rispetto al totale che è solo del 5,4 per cento. Per Marco De Silva responsabile dell’Ufficio Economico Cgil Genova e Liguria che ha elaborato i dati “Questa discrasia indica chiaramente come la piccola dimensione unita alla polverizzazione delle imprese liguri, soprattutto artigiane, sia un elemento di debolezza strutturale che espone i lavoratori di questo comparto a rischi rilevanti di infortunio sul lavoro, troppo spesso fatali”.

Cgil Liguria

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