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“La sanità pubblica è al collasso”. Non usa mezzi termini il segretario generale Cgil Maurizio Landini, intervenendo oggi (lunedì 19 giugno) a Torino all’attivo dei delegati del sindacato piemontese: “Sabato 24 saremo in piazza a Roma per rilanciare gli investimenti sulla sanità pubblica. Per tutelare la salute e la sicurezza, e per impedire che la gente continui a morire sul lavoro”.

Per il leader sindacale è arrivato il momento di iniettare risorse nel Servizio sanitario nazionale. “Dopo i tagli di questi anni c’è bisogno di investire per assumere medici e infermieri”, spiega Landini: “C’è bisogno di spendere i soldi del Pnrr per costruire le strutture sul territorio e fare in modo che non diventino private, ma siano pubbliche. Insomma, bisogna rispondere ai bisogni dei cittadini”.

La grande manifestazione che si attende per sabato 24 a Roma vuole rendere evidente che “quella della sanità pubblica è una questione nazionale: non riguarda solo chi lavora nella sanità, ma è un diritto previsto dalla Costituzione. Occorre che le Regioni facciano la propria parte e spendano i soldi per fare assunzioni”.

Per domani (martedì 20 giugno) è in programma un incontro con il ministro della Salute Orazio Schillaci. “La situazione della sanità pubblica non è più accettabile, siamo al collasso”, prosegue il leader sindacale: “C’è stato un processo di privatizzazione, sono stati tagliati 40 miliardi negli ultimi 15 anni, bisogna invertire questa tendenza”.

Maurizio Landini, in conclusione, sottolinea anche che “sono state tagliate le spese per la medicina preventiva e per gli ispettorati per il lavoro. Il governo sta per fare un decreto che aumenterà la precarietà, e la precarietà sta facendo aumentare le morti sul lavoro”.