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Come si legge la busta paga

buste paga

Per facilitare la lettura della busta paga vi proponiamo per esteso i significati delle sigle e delle abbreviazioni presenti sul cedolino dello stipendio.
Nella parte in alto troviamo: mese della retribuzione, numero di registrazione, cognome e nome, tipo di rapporto, data di nascita, posizione retributiva (livello), ruolo (qualifica), codice fiscale, matricola, posizione inail, data assunzione economica, data cessazione (generalmente vuota), poi troviamo le voci chiarite nella legenda.
Per un controllo della busta paga inviate email o contattateci ai nostri recapiti telefonici.

Efficientamento energetico: firmato accordo in Regione con Cgil Cisl Uil

E’ stato firmato questa mattina presso la Regione Liguria l’Accordo fortemente voluto da Cgil Cisl Uil, Fillea, Filca Feneal per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici. Attraverso l’Accordo verranno utilizzati i fondi europei 2014 – 2020 per un ammontare di 48 milioni di euro con i quali si potranno efficientare scuole, complessi sportivi ed edifici pubblici di proprietà delle amministrazioni locali. I primi 30 milioni di euro dovranno essere spesi dai 230 comuni non capoluogo, mentre i restanti 18 saranno suddivisi tra i comuni capoluogo. Diversi sono i punti qualificanti dell’Accordo sottolineati da Cgil Cisl Uil e dalle federazioni di categoria degli edili: il primo è sicuramente la via indicata dalle organizzazioni sindacali per contrastare la crisi e dare opportunità di impiego ai lavoratori svantaggiati, attraverso il sostegno al tessuto produttivo locale. Il secondo punto è senz’altro quello di aver individuato una soglia minima per gli interventi di 500 mila euro rivolti a quella che viene chiamata la struttura dell’edificio, ossia muri, solette, tetto ecc.. Questa cifra di spesa piuttosto elevata garantisce due conseguenze positive: la prima che agendo direttamente sulla struttura vengono garantiti interventi più complessi e come tale si creano più posti di lavoro e la seconda che, solo dopo tali interventi, si passa alla sostituzione degli infissi, voce che oggi rappresenta l’80 per cento del totale interventi, ma che da sola non risolve le questioni legate all’efficientamento.
Altro punto fondamentale è che con l’Accordo viene confermata la parte relativa all’occupazione con gli impegni all’assunzione di lavoratori in situazione di difficoltà. Con la firma di oggi si arriva quindi a centrare due obiettivi che Cgil Cisl Uil si erano prefissati ad inizio anno: il primo sul dissesto idrogeologico (l’accordo sottoscritto tra i mesi di luglio e settembre) e quello di oggi sull’efficientamento energetico del patrimonio pubblico. In entrambi i casi si tratta di vere e proprie politiche economiche di sviluppo che vengono incontro ad un tessuto produttivo estremamente fragile e parcellizzato e riescono a coniugare la necessità delle imprese di stare al passo con i tempi attraverso l’innovazione tecnologica e la necessità della manodopera locale di trovare un impiego. Solo attraverso il lavoro infatti ci si emancipa e si può uscire da una condizione di necessità economica.

Federico Vesigna – Luca Maestripieri – Mario Ghini

Segretari Generali Cgil Cisl Uil Liguria

Protocollo Intesa Energia

Protocollo Intesa Energia Comuni

Protocollo di Intesa Energia Linee guida

Socializziamo: da oggi, scaricando la App, la Filctem è più vicina!

collegamenti

Con il varo dell’applicazione per smartphone, abbiamo ampliato la presenza della Filctem Nazionale sui social-media, rafforzando di fatto la nostra capacità di
trasmettere semplice informazioni e/o comunicazione interattiva, verso le nostre strutture, i nostri dirigenti, i nostri delegati ed attivisti, verso i lavoratori.
Il SITO, FLICKR, TWITTER, FACEBOOK ed ora l’APP, sono parte ormaiintegrante della comunicazione, a cui è opportuno dedicare la necessaria attenzione,
con la consapevolezza però, che sono solo strumenti di supporto alla comunicazionedi tipo tradizionale, a cui non bisogna rinunciare, a partire dalle assemblee dei
lavoratori.
Ogni persona interessata, avrà quindi la possibilità di accedere in maniera immediata a tutti gli strumenti su indicati, semplicemente puntando la fotocamera
del cellulare ed aprendo una APP per lettore di codice QR CODE.

Carige – Sciopero e manifestazione

COMUNICATO STAMPA

CARIGE: OGGI SCIOPERO A DIFESA DEL LAVORO E DELLA BANCA

Genova, 21 novembre 2017. Giugno 

Questa mattina a Genova si è svolta la manifestazione dei dipendenti Carige scesi in sciopero per difendere il posto di lavoro. La protesta, proclamata unitariamente da tutte le sigle sindacali presenti nella banca, è stata poi mantenuta dalla sola Fisac Cgil. Alla manifestazione hanno partecipato molte delegazioni delle province liguri e delle regioni limitrofe. Al corteo si sono aggiunte anche rappresentanze di altri lavoratori del credito e delle categorie della Cgil.

Lo sciopero arriva dopo una serie di tentativi che hanno visto le organizzazioni sindacali chiedere conto ai vertici di Carige di un piano industriale che non guarda al futuro e che scarica su lavoratori, cittadini e sui clienti compulsive pressioni commerciali ed inefficienze del management: mille esuberi e la chiusura di 120 filiali a livello nazionale.

A tal proposito ricordiamo a tutti che in situazioni come queste non è utile giocare a divisioni, né prestarsi a tali strumentalizzazioni aziendali.

Al termine della manifestazione è stato chiesto un incontro all’Amministratore delegato Paolo Fiorentino il quale in un primo momento ha fissato l’appuntamento per oggi alle 14,30, salvo cambiare idea dopo poco e delegare un funzionario, comportamento talmente inqualificabile da non meritare nemmeno di essere commentato. Quello che deve essere chiaro all’Amministratore delegato e a tutti i vertici Carige è che questo Piano industriale non è sostenibile per lavoratori che nel tempo hanno già contribuito in modo più che responsabile alla sopravvivenza della banca e alla sua reputazione nei confronti della clientela. Negli ultimi anni, mentre si bruciavano due ricapitalizzazioni, sono stati siglati ben due accordi con i quali si è ridotto il personale e si è contenuto il costo del lavoro con grandi sacrifici per tutti i dipendenti.

Poichè in questi giorni difficili per il futuro della Banca, non sono cambiate le condizioni del Piano industriale, la Cgil rinnova la richiesta di un incontro urgente con i massimi livelli aziendali per discuterne l’impatto occupazionale e per riaffermare la dignità dei lavoratori che quotidianamente spendono la loro professionalità per difendere e far funzionare la banca.

Cgil Genova e Liguria

Fisac Cgil Nazionale

Fisac Cgil Genova e Liguria

Carige – Per fare ancora chiarezza

Nell’incontro con l’Azienda di giovedì 16 novembre le Organizzazioni Sindacali (tutte) hanno detto:

– che gli eventi di quelle ore minavano la reputazione dell’Azienda e vanificavano gli sforzi fatti dalle lavoratrici e dai
lavoratori in questi anni, sia per mantenere saldo il rapporto con la clientela, sia per contribuire al risanamento;
– che al momento – viste le turbolenze che investivano Carige e la conseguente incertezza sul futuro del Gruppo – non
c’erano le condizioni per sedersi a trattare alcunché;
– che, una volta definita tale grave situazione, sarebbe stato comunque opportuno che l’Azienda chiudesse la
procedura aperta il 29/9, vista l’impraticabilità di alcune delle azioni previste [es. accorpamento di Banca Cesare
Ponti], e ne aprisse una nuova con elementi certi sui quali poter discutere in successive riunione;
– che in ogni caso era inopportuno incontrare nuovamente l’Azienda prima dell’imminente sciopero.
Di conseguenza, nello scorso fine settimana non c’è stata nessuna elaborazione di alcunché da parte delle OOSS [salvo che qualcuna di queste abbia ritenuto di operare all’insaputa di altre].
Peraltro, nella procedura aperta – e ormai scaduta lo scorso 18 novembre – gli elementi critici andavano oltre la disdetta del CIA, visto che si parlava, ad esempio, di 765 esuberi (fra i quali quelli derivanti dalla fusione di Banca Ponti) e di accordi sulla mobilità in deroga (peggiorativa) rispetto al CCNL.
Ma le OOSS [tutte] criticavano il Piano Industriale nel suo complesso, perché “tutto ciò comporterebbe l’inaccettabile precarizzazione di una notevole quantità di persone – con le relative famiglie – coinvolte in processi di esternalizzazione o, per altri versi, di mobilità territoriale, un ulteriore impoverimento delle retribuzioni, che già oggi sono ai minimi di tutto il settore creditizio (come ripetutamente dichiarato dallo stesso AD) e un prevedibile e intollerabile inasprimento delle pressioni commerciali.” (vedi Comunicato stampa unitario del 20 settembre scorso).
Nella giornata di lunedì 20 novembre, invece, Fabi, First, Uilca e Unisin si sono presentate alla riunione di Intersas – convocata per decidere il tenore del volantino che avremmo dovuto distribuire alla cittadinanza durante la manifestazione del giorno seguente – dichiarando che avrebbero voluto andare dall’Azienda per chiedere un tavolo di discussione sulle pressioni commerciali e il ritiro della disdetta del CIA, in modo da poter revocare lo sciopero; in subordine erano disponibili a confermare lo sciopero (che davano comunque per spacciato) ma senza manifestazione.
E’ esattamente a questi giochi che si è opposta la Fisac-CGIL ed è per questo che non abbiamo partecipato a nessun ulteriore incontro con l’Azienda (ribadendo peraltro, sia alle altre OOSS, sia all’Azienda, la nostra disponibilità a una successiva discussione negoziale, sulla base di quanto già affermato giovedì scorso).

A fronte di questa fuffa e nella consapevolezza che da giovedì scorso in avanti abbiamo assistito a un rischiosissimo spettacolo, giostrato da altri mettendo a rischio il futuro per migliaia di persone che operano nel Gruppo Carige, restiamo convinti della scelta che abbiamo fatto di far sentire la voce di queste lavoratrici e di questi lavoratori, confermando lo sciopero di martedì 21 e il concomitante presidio a Genova, in Largo Pertini, dalle 9 alle 12.
Altre OOSS ci hanno lasciati… ma siamo nell’ottima compagnia di tante e tanti che – comprendendo la situazione – ci stanno manifestando convintamente la loro adesione e la loro partecipazione attiva.

Click qui per leggere il comunicato

 

Gruppo Carige – sciopero confermato

Attenzione: apre in una nuova finestra.La FISAC/CGIL conferma lo sciopero del GRUPPO CARIGE di domani martedì 21 Novembre.

Manifestazione in Largo Pertini dalle 9 alle 12

Click qui per il comunicato

Otto ore di sciopero nel settore gommaplastica

Comunicato stampa nazionale

Le Segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil confermano il blocco delle flessibilità organizzative e del lavoro straordinario e predispongono un primo pacchetto di 8 ore di sciopero entro il mese di novembre per il settore della gomma plastica (circa 140 mila addetti).
Per i sindacati le iniziative decise nel corso dell’assemblea nazionale dei delegati dello scorso 27 ottobre 2017 a Milano, che avevano lo scopo di riaprire la discussione sull’art.70 del Ccnl con la Federazione, non hanno sortito gli effetti sperati di riapertura del dialogo e di non compromissione ulteriore del sistema di relazioni industriali. Appare del tutto evidente che Confindustria e la Federazione GommaPlastica abbiano scelto il terreno del conflitto e non quello del dialogo tra le parti.
“Purtroppo dobbiamo registrare che il nostro appello al buonsenso è rimasto inascoltato – hanno spiegato le Segreterie – Non solo la Federazione GommaPlastica continua a sottrarsi alla responsabilità del confronto, ma non perde occasione per dispensare alle aziende associate consigli e circolari operative su come fare per togliere soldi dalle retribuzioni dei lavoratori”.
Oltre al valore economico proprio della vertenza, è in discussione il ruolo e il valore del contratto collettivo nazionale di lavoro che Confindustria vuole indebolire se non cancellare a vantaggio di un modello contrattuale che destruttura le retribuzioni e aumenta le diseguaglianze tra i lavoratori.

Roma, 07 novembre 2017

Patronato Inca Cgil: aperti 4 nuovi sportelli all’estero

schedario inca cgil

Nella sua attività all’estero, l’INCA lancia l’apertura di quattro sportelli dedicati esclusivamente alla cosiddetta “Nuova Emigrazione” italiana.

Questi sportelli sono a Barcellona, Bruxelles, Londra e Parigi. Grazie alla collaborazione con la nostra associazione ITACA (e con altre che hanno già iniziato ad aderire alla nostra rete) nelle prossime settimane apriremo altri sportelli: possibilmente, in tutte le grandi città “preferite” dai nuovi migranti italiani.

Il tema delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi all’estero assume ormai una rilevanza estrema, non solo nei numeri, ma anche nell’implicazione politica che facilmente immaginate.

Per quanto ci riguarda, il punto è sempre lo stesso: garantire il pieno rispetto dei diritti dei nostri assistiti, in qualsiasi parte del mondo e da qualsiasi paese provengano. In questo caso, anche e soprattutto di coloro che magari non conoscono l’importanza o addirittura l’esistenza del patronato anche all’estero.

Coordinamento dell’Area “Migrazioni e Mobilità Internazionali” INCA CGIL

PER INFO https://itacaonline.org/

Truscia (Filctem Cgil): no alla vendita delle azioni Iren

COMUNICATO STAMPA

Genova, 10 ottobre 2017. Lo abbiamo detto con chiarezza un anno fa quando la Giunta Doria decise, unitamente agli altri sindaci, di portare la presenza pubblica dal 51% al 40% con la finalità di cessione delle azioni attraverso il meccanismo del voto maggiorato. Oggi che il titolo in borsa ha acquisito valore, anche grazie alle politiche di mancato turnover e di minore attenzione al territorio volute dal nuovo management, la strada aperta dalla precedente Giunta viene praticata da quella attuale, di comune accordo con la Giunta pentastellata di Torino e con le altre proprietarie del gruppo, per fare cassa.

Noi siamo contrari a tale operazione perchè apre la strada a possibili privatizzazioni dell’azienda e perche’ il percorso già tracciato di future fusioni consentirà ai soggetti istituzionali di venire meno ai propositi espressi pubblicamente.

Noi siamo contrari perchè il ruolo di controllo nei confronti di un gruppo che opera in settori protetti (con un management che si fa scudo in caso di scelte incomprensibili, come già avvenuto in passato, della copertura in termini economici dei cittadini) sarà sempre meno garantito.

Come Filctem Cgil contrasteremo sempre scelte dettate da motivazioni economiche che indeboliscono la presenza pubblica e vigileremo sull’operato dell’attuale giunta affinchè dimostri di voler assumere quel ruolo di controllo che gli compete, così come espresso dal Sindaco Bucci durante l’incontro di giovedì 28 scorso con i sindacati di categoria, operando così un cambio di passo sulla gestione precedente.

Francesco Truscia

Segreteria Filctem Cgil Genova