La misura è colma. È giunto il momento di denunciare con forza e chiarezza l’immobilismo politico e le scelte penalizzanti
adottate dalla Regione Liguria nei confronti del territorio spezzino.
Con la recente modifica della legge regionale sul TPL, oltre l’8% delle risorse è stato spostato altrove, penalizzando in maniera
evidente e senza una spiegazione concreta la provincia della Spezia. Nessuna strategia di rilancio per il nostro territorio,
nessuna proposta per affrontare le difficoltà strutturali, solo tagli.
A ciò si aggiunge il silenzio assordante delle istituzioni locali: la Provincia e, soprattutto, il Comune capoluogo non hanno alzato
la voce né messo in atto alcuna azione concreta per contrastare una misura che, di fatto, colpisce duramente la nostra azienda,
ATC Esercizio, la più virtuosa della Liguria, eppure la più penalizzata.
A questo punto, i lavoratori non intendono più rimanere a guardare Chiedendo con
forza:
Rispetto per la nostre aziende e per i loro dipendenti.
Ripristino delle risorse tagliate .
Contratti integrativi all’altezza del 2025 in linea con le altre aziende della regione Liguria. Fine del
ricorso al subappalto come strumento per comprimere salari e diritti.
È inaccettabile che proprio ATC Esercizio, nonostante il suo livello di efficienza, sia l’unica azienda ligure a subire un esternalizzazione del 30% del servizio dinlinea, con un unico obiettivo evidente: abbassare il costo del lavoro. Un sistema che non garantisce qualità, né tutele per i lavoratori, né un servizio adeguato alla cittadinanza.
CONFERMATO LO SCIOPERO
Dopo l’incontro con il Prefetto della Spezia, alla presenza della dirigenza aziendale e delle Organizzazioni Sindacali del TPL –
FILT-CGIL, UIL Trasporti, UGL e COBAS – è risultato impossibile conciliare le posizioni e si procede allo sciopero provinciale
Le motivazioni sono chiare e non negoziabili:
Il costo dell’affidamento in house non può e non deve tradursi in risparmi scaricati sui lavoratori e sul servizio dato agli utenti
ATC Esercizio è l’azienda più efficiente della Liguria, ma anche la più sacrificata in termini di risorse. DATI CHE PARLANO CHIARO
Costo del lavoro più basso tra tutte le aziende liguri, grazie a un secondo livello meno vantaggioso.
Al 30% di subappalto, record regionale che ha peggiorato le condizioni di lavoro e generato disservizi per l’utenza.
Solo 60 riposi annui, il dato più basso della Liguria, con impatti pesanti sul tempo vita-lavoro del personale viaggiante
Nel 2024, alla Spezia sono stati tagliati 400.000 euro di risorse TPL, che saliranno a 1.000.000 di euro nel 2025.
Una proiezione che, senza un’inversione di rotta, porterà al dissesto dell’azienda entro il 2027.
LE NOSTRE RICHIESTE: CHIARE E LEGITTIME
Ripristino integrale dei fondi regionali e comunali destinati al TPL spezzino.
Rientro delle linee in subappalto, con reinternalizzazione di servizi fondamentali come manovre e verifiche.
Adeguamento degli orari di percorrenza alla realtà del territorio, per ridurre stress e aumentare la sicurezza.
Aumento dei riposi annuali del personale.
Riduzione delle giornate di disponibilità, con creazione di una vera “squadra disponibili”.
Rotazione dei nuovi assunti, per equità nella distribuzione del lavoro.
Riconoscimento dei buoni pasto legati alla presenza.
Risoluzione della vertenza ferie, in linea con quanto previsto dal CCNL.
Adeguamento degli organici, per garantire la qualità del servizio ed evitare sovraccarichi
UGL – FILT-CGIL – UILTRASPORTI – COBAS
Le Segreterie Provinciali