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Fp Cgil e Uil Fpl: al Mazzini si rischia il dramma.

Se  salta l’affidamento  a KCS che  fine fa la struttura?

 Si rischiano 120 posti di lavoro e 120 posti letto

 

“Sulla RSA Mazzini della Spezia continua una drammatica situazione di stallo che getta un’ombra sul futuro della strutta e dei lavoratori che vi operano, attualmente in cassa integrazione. Un paradosso tutto spezzino questo, considerato il bisogno di personale sanitario che caratterizza il nostro Paese sin dall’inizio della pandemia. Sono mesi che chiediamo prospettive e certezze, che rivendichiamo, anche attraverso presidi, garanzie per i lavoratori e il mantenimento di un servizio essenziale per il nostro territorio. Alla luce delle risposte insufficienti ottenute, abbiamo richiesto e sollecitato un incontro urgente con tutti gli attori coinvolti in questa vicenda che ha assunto un profilo di psicodramma.

Attualmente i primi due piani della struttura sono chiusi perché dichiarati inagibili dalla stessa Asl e l’ultimo piano, unica parte della struttura in funzione, ospita soltanto una decina di pazienti. Gli ospiti ad oggi non entrano più nella Rsa Mazzini, ma pare vengano direttamente mandati dalla Asl spezzina a Genova e la struttura sta lentamente agonizzando.

Ad oggi dunque non si hanno notizie certe sul passaggio di appalto e di conseguenza sul futuro della RSA. In mezzo a questo inaccettabile scaricabarile sulle responsabilità che ci hanno portati a questa fase di incertezza, si rischiano 120 posti di lavoro e 120 posti letto, una risorsa che il territorio non può assolutamente permettersi di perdere. Ci aspettiamo e pretendiamo una risposta chiara. Formuliamo quindi, dopo vari solleciti inviati formalmente, un appello pubblico affinché sia convocato il tavolo di confronto sindacale che veda coinvolti tutti gli attori interessati, enti pubblici, parti sociali e cooperativa.”

 

Franca Passoni, della Segreteria Fp Cgil La Spezia

Massimo Bagaglia, Segretario Generale UIL Fpl La Spezia