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La mancanza di infrastrutture nega il diritto alla mobilità e allo sviluppo economico e sociale della Provincia di Savona e la responsabilità è della politica regionale e nazionale. La situazione del Ponente ligure e della provincia di Savona è drammatica e non solo nelle giornate festive o nella stagione estiva.

Poco o nulla serve il richiamo di Regione Liguria al Concessionario perchè arriva sempre “post danno” e sempre dopo le denunce del territorio e soprattutto avviene senza una strategia regionale su tutto ciò che riguarda le infrastrutture savonesi. Le infrastrutture del territorio savonese sono obsolete, rese ancor più fragili dal costante aumento del trasporto delle merci su gomma, causate peraltro da scelte sbagliate o non effettuate da parte della Regione Liguria e del Governo (basti pensare al fermo delle Funivie datato novembre 2019).
Il traffico paralizzato, non solo quello autostradale, non è un fatto straordinario, ma è purtroppo la drammatica normalità: da ponente a levante passando per l’entroterra, ed è la politica regionale e provinciale ad avere la responsabilità di trovare soluzioni e pretendere dal Governo e dai concessionari risposte rapide e concrete.
Per questi motivi non si dovrebbe chiedere di sospendere gli aumenti dal 1 gennaio, ma bensì di sospendere il pagamento tout court. Perché pretendere il pagamento sull’autostrada A6 tratta Savona – Altare per un tratto con una unica corsia a doppio senso di marcia, senza corsia di emergenza è profondamente sbagliato, ma chiederne addirittura l’aumentodal primo di gennaio è vergognoso.

La Regione e la Provincia di Savona dicano chiaramente dove sono finiti i buoni propositi e le delibere votate sul potenziamento della rete ferroviaria Savona Torino, sul ripristino delle Funivie, sul riavvio dei cantieri per la conclusione dell’Aurelia Bis, sulla messa in sicurezza della Strada provinciale 29 del Cadibona. Si potrebbe intanto partire da qui per manifestare la buona volontà di togliere dalle difficoltà le migliaia di persone che il territorio lo vivono tutto l’anno: lavoratori, turisti, studenti, autotrasportatori, imprese e perfino mezzi di soccorso.

Andrea Pasa
Segretario Generale
Cgil Savona