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Grazie alle mobilitazioni indette da Fiom e Fim e alla stragrande maggioranza dei lavoratori che hanno scioperato per 7 giorni e che ieri sono stati anche oggetto del lancio di lacrimogeni da parte delle forze dell’ordine con qualche ferito tra i manifestanti, oggi abbiamo una prima parziale ma importante risposta a quello che si chiedeva: continuare la produzione industriale ragionando nel contempo ad una soluzione strutturale per il rilancio della produzione siderurgica italiana.

La Cgil ringrazia la Sindaca di Genova e il Presidente della Regione per essere stati vicini ai lavoratori e per aver portato il Governo a cambiare le proprie scelte. Adesso il tempo che si è guadagnato deve servire per trovare una soluzione strutturale per l’ex Ilva.
A chi in queste ore accusa la Cgil di tacere di fronte allo squadrismo e al terrorismo, o addirittura immagina una presunta strategia della violenza, accusa che riteniamo essere gravissima, diciamo che per noi parla da sempre la nostra pratica e la nostra storia sindacale e anche i nostri caduti. Certo è inquietante sentire certe affermazioni sulla Cgil soprattutto se riferite al contesto della fabbrica di Guido Rossa delegato Fiom ucciso dalle Br.
Condividiamo con i Segretari Landini e De Palma che la priorità per la Cgil è curarsi del destino dei lavoratori e delle fabbriche e non contribuiremo ad alimentare polemiche e scontri tra sindacati e lavoratori.
Nel ribadire la ferma condanna contro ogni forma di violenza, da chiunque venga agita, auspichiamo che quanto prima sia ripristinato il corretto rapporto di rispetto tra le organizzazioni sindacali, soprattutto visto il momento grave che sta vivendo Genova, e non solo sulla vertenza Ilva.

Cgil Genova e Liguria