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“Quella vissuta dai lavoratori della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza, spesso in appalto, è una situazione indegna per un Paese civile: da oltre sei anni attendono il rinnovo del contratto di lavoro. Per questo sosteniamo la loro mobilitazione”. Così, in una nota, la Cgil nazionale nel giorno dello sciopero e della manifestazione a Roma.

“Purtroppo – afferma la Confederazione – dopo una lunga e faticosa trattativa non sono state raggiunte le condizioni minime per sottoscrivere un contratto in grado di garantire diritti fondamentali: dal giusto inquadramento, al rispetto delle norme contrattuali, alla salute e sicurezza, al diritto a salari dignitosi. La responsabilità è delle controparti datoriali e della loro completa indisponibilità”.

Per la Cgil “va immediatamente trovata una soluzione a questa vertenza che costringe, ancora una volta, i lavoratori a scioperare per affermare il diritto a un lavoro dignitoso e riconosciuto”.

“Rimettere il lavoro al centro delle scelte economiche e politiche, rinnovare i contratti, introdurre una norma sulla rappresentanza per contrastare il dumping, aumentare i salari e contrastare la precarietà sono le uniche risposte utili – conclude il sindacato di corso d’Italia – per ridurre disuguaglianze e per la crescita del Paese”.