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Dopo 8 anni il compagno Fulvio Fellegara lascia la guida della Camera del Lavoro di Imperia. Lo ringraziamo per tutto il lavoro svolto con grande professionalità e dedizione.

Di seguito la sua lettera su Riviera:

Con quella di oggi chiudo la mia partecipazione a questa rubrica. Dopo otto anni si e compiuto il mio mandato da Segretario Generale della Camera del Lavoro di Imperia e la Cgil ha un nuovo Segretario, che saprà fare un grande lavoro e al quale mando il mio più grande abbraccio. Otto anni intensi che hanno visto l’alternarsi di 6 governi alla guida del paese, la crisi migratoria più grossa che il nostro territorio abbia mai avuto, la pandemia, l’assalto fascista alla nostra sede nazionale e poi alla nostra Camera del Lavoro, la guerra tra Russia e Ucraina, la crisi economica e inflattiva tuttora in corso. Chiudo con in carica il governo più a destra della storia dal dopo guerra ad oggi e dal 7 ottobre ancora abbiamo davanti l’evento bellico in terra di Palestina. Posso amaramente dire che non ci siamo fatti mancare niente e che abbiamo davanti un periodo altrettanto difficile. Più volte ho provato a porre da queste pagine temi sociali, avendo a cuore il lavoro, l’inclusione, la fratellanza, la solidarietà. Temi difficili, che non vanno di moda. Ancora oggi sono convinto che chi ha un ruolo pubblico non possa sempre e solo seguire le opinioni (e spesso gli istinti della folla) ma debba provare a fare indirizzo. Assumendosi anche 1 onere di essere meno popolare o piacente, a costo di indicare una linea. E ciò che nel mio piccolo ho provato a fare. Sono grato alla Cgil che me lo ha permesso e vorrei ringraziare 1 Assemblea Generale, il gruppo dirigente ma soprattutto i lavoratori e i pensionati che ho provato a rappresentare. A partire da chi è più in difficoltà, dagli ultimi e i più soli. Vivere il territorio , toccare con mano le CGIL di Fulvio Fellegara contraddizioni e le distanze, scontrarmi con le povertà e le solitudini fanno parte di un’esperienza che mi ha fatto crescere, a volte amaramente, ma anche mi ha spronato a mettercela tutta e a non girarmi mai dall’altra parte. Ringrazio anche questo giornale, che mi ha ospitato per quasi 400 settimane. Ecco alcune cose che mi rendono orgoglioso: Mi ha reso orgoglioso come la Cgil ha affrontato la pandemia. Siamo stati presenti, umani e attenti. Il cuore della Camera del Lavoro di Imperia è grandissimo. Mi ha reso orgoglioso seguire la partita dei migranti: in qualche modo essere al servizio degli ultimi e provare a migliorare l’esistenza di qualcuno è stata un’attività rigenerante. Mi ha reso orgoglioso realizzare le nuove sedi e ristrutturare Ventimiglia: dal mio punto di vista aver sistemato le sedi nell’ultimo anno di mandato significa essenzialmente aver fatto qualcosa per i compagni del futuro. Io non me le godrò, i risparmi e il valore di quelle sedi restano a disposizione da adesso in avanti, di chi proseguirà il cammino. Infine mi hanno reso orgoglioso i compagni, ogni volta che parlando di me, o parlando con me hanno pronunciato, per definirmi, le parole: “Il mio Segretario” In questi anni sentirlo dire. Sentire pronunciare ‘ Il mio Segretario” mi ha scaldato il cuore. E ogni volta che qualcuno lo ha detto ha messo un punto di appoggio a cui aggrapparmi nei momenti più difficili. Posso dire di essere orgoglioso di essere stato il vostro segretario. Grazie a tutti E come sempre VIVA LA CGIL IMPERIA