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E’ già passato quasi un mese dall’incontro del 9 settembre con le istituzioni in
Provincia a Savona, ma sulla situazione di Funivie le OO.SS e i lavoratori non hanno
avuto ancora nessun riscontro.
Il giorno successivo, nell’incontro con le OO.SS, il commissario aveva annunciato
che i tempi per la ricostruzione sarebbero stati di circa 16/24 mesi intendendo
appaltare il lavoro di ricostruzione attraverso una gara europea e non con un
affidamento diretto, come invece aveva programmato il commissario per la
ricostruzione che lo aveva preceduto (ciò limiterebbe i tempi dell’intervento a circa
12 mesi).
Nel mentre si avvicina pericolosamente la data in cui la società ha annunciato che
avrebbe deliberato la messa in liquidazione della stessa con conseguente
licenziamento collettivo di tutti i 70 lavoratori impiegati.
Il governo ha deliberato con la legge 106 la proroga della cassa integrazione per un
anno, cassa integrazione che consentirebbe ai lavoratori la sicurezza reddituale fino al
novembre 2022, ma adesso spetta all’azienda o l’eventuale commissario attivare
velocemente la richiesta in Regione.
E’ evidente che l’attivazione della cassa integrazione e l’affidamento diretto dei
lavori darebbero ai lavoratori delle certezze reddituali e di continuità lavorativa, con
la ricaduta positiva di limitare il tempo di fermo dell’infrastruttura e di conseguenza
evitare che tempi troppo lunghi vadano a compromettere anche le altre parti della
stessa.
I lavoratori chiedono risposte, il tempo è scaduto.

Segreterie Provinciali/Territoriali di Savona
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