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Funivie – l’impianto savonese può ripartire

Nell’incontro tenutosi in Prefettura il 30 gennaio, alla ricerca di soluzioni, erano presenti tutti: oltre alla delegazione sindacale composta da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, c’erano gli assessori regionali Benveduti, Berrino e Giampedrone, il presidente della Provincia Olivieri, il sindaco di Savona Caprioglio, quello di Cairo M.tte Lambertini, i rappresentanti dell’Unione Industriali e di Funivie Spa.
Obiettivo: far ripartire gli impianti danneggiati da un’imponente frana nella notte tra il 23 e il 24 novembre dello scorso anno.
È dal 1912 che questi impianti trasportano le merci sbarcate nel porto di Savona verso la Valbormida scavallando l’appennino mediante nastri trasportatori e funivie. Senza questo sistema antico ma quanto mai moderno, servirebbero 300 camion al giorno per trasportare lo stesso quantitativo di merce.
La soluzione individuata, da attuare in tempi brevissimi, prevede la presentazione al Parlamento, da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di un emendamento al Decreto 1000 proroghe per destinare 4 milioni di euro ad interventi urgenti per il ripristino degli impianti la loro messa in sicurezza e per assicurare ai lavoratori gli ammortizzatori sociali per tutto il 2020 attingendo ai fondi già previsti per le aree di crisi industriale complessa. Le risorse dovrebbero essere disponibili già dal mese di febbraio.