GRUPPO GENERALI E CORONAVIRUS:
A RISCHIO IL REDDITO DEI DIPENDENTI SETTORE PRODUZIONE
Genova, 25 marzo 2020. Nel Gruppo Generali (Generali e Alleanza Assicurazioni) operano lavoratrici e lavoratori che per conto della casa madre promuovono prodotti commerciali. La Fisac Cgil è contraria ad aver inserito nel decreto tali operazioni classificandole nei servizi pubblici essenziali. In questa fattispecie devono rientrare solo e unicamente i servizi di incasso e registrazione delle coperture assicurative, peraltro prolungate per decreto. Nel caso in cui un lavoratore della produzione invitasse un cliente in agenzia, come avviene in tempi normali, oltre a mettere a rischio la propria salute, lo esporrebbe a sanzioni in quanto tale attività non riveste alcun carattere di urgenza. Nel caso un cliente venisse fermato, infatti, come potrebbe motivare il proprio spostamento? Non crediamo che la giustificazione di essersi recato ad ascoltare una proposta commerciale possa configurarsi come valido motivo per lasciare il proprio domicilio.
La soluzione non può nemmeno essere il lavoro da casa, poiché il mancato contatto personale ridurrebbe di molto le possibilità di contatto con la clientela effettiva e azzererebbe, di fatto, il mercato nella ricerca dei clienti potenziali. Non è un dato di poco conto visto che questo personale compone il proprio reddito con un fisso al quale vengono aggiunte diverse voci legate al numero di polizze siglate. Per questo motivo la Fisac Cgil chiede al Gruppo Generali di farsi carico di colmare il gap reddituale causato dall’inevitabile calo, se non azzeramento, della produzione e dal conseguente calo, se non azzeramento, della parte variabile del salario.
Fisac Cgil Genova e Liguria