“La sanità spezzina è malata grave – dichiarano il Segretario Generale della CGIL della Spezia Luca Comiti, Marzia Ilari, Segretaria Generale della Fp Cgil, Laura Ruocco, Segretaria Generale dello SPI, Giorgia Vallone, Segretaria Generale della Filcams Cgil della Spezia– e noi da tempo abbiamo esaurito la pazienza. Siamo subissati di segnalazioni, lamentele, proteste quasi quotidiane di operatrici e operatori e cittadine e cittadini, stufi di essere vittime della magagne del nostro sistema sanitario al collasso. Ci giungono voci estremamente preoccupanti che riguardano continue fughe di personale verso altre strutture, dirigenti medici e operatori che scelgono di andarsene. Gli innumerevoli avvisi pubblici che ASL 5 emette per ricoprire i posti vacanti, moltissimi, in organico non stanno al passo con le fuoriuscite di personale, spesso la partecipazione ai concorsi è piuttosto bassa perché le nostre strutture non sono appetibili. Ci sono reparti in cronica carenza di personale che affrontano vere e proprie sfide quotidiane in strutture inadeguate: pensiamo al Pronto Soccorso, alla chirurgia, all’ortopedia, alla ginecologia, solo per citarne alcuni. Di fronte a problematiche oggettive la Direzione sembra poi non avere coscienza di quello che di drammatico sta accadendo nei reparti. Il quadro è complicato e noi riteniamo che la situazione debba essere gestita alla stregua di una vera e propria crisi aziendale, una bomba sociale che si abbatte sul diritto fondamentale di tutte e di tutti alla cura ed alla salute. Se pensiamo solo alle ultime settimane registriamo il tilt del sistema informatico, il caldo asfissiante causato da guasti e carenza di condizionatori, disguidi sulla rete telefonica, mancanza di acqua calda in alcuni reparti, allagamenti in pronto soccorso, code di ambulanze in attesa. Solo per citare alcuni fatti. In ultimo la beffa: con il provvedimento che riguarda il recupero del ticket per mancata disdetta ad una prestazione sanitaria, si tenta ancora una volta di far cassa a discapito delle tasche dei cittadini che sono coloro che insieme, a operatrici e operatori, subiscono il maggior disagio del disastro della sanità spezzina. Per questi motivi rivolgiamo un appello pubblico alle Istituzioni affinché si apra un tavolo permanete di gestione della crisi che metta a confronto tutti gli attori che hanno competenza e responsabilità in materia di sanità. Ci appelliamo al Signor Prefetto Cantadori affinché si faccia garante dell’apertura di un confronto permanente e urgente, in qualità di rappresentante dello Stato sul territorio. Ricordiamo infine che lo scorso dicembre abbiamo già fatto un esposto per la situazione surreale che si è verificata in Pronto Soccorso, ma ad oggi nulla si è mosso. Non è accettabile!”