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Lettera aperta dei Sindacati alle Parlamentari ed ai Parlamentari della provincia spezzina

La Spezia, 23 marzo 2023

Egregi Parlamentari

questa lettera nasce dalla consapevolezza che ci sono alcune partite aperte nel nostro territorio, strategiche per il futuro, ma purtroppo attualmente in stallo. Siamo consapevoli che sono questioni complesse, ma siamo altrettanto convinti che è nostro dovere lavorare assieme per sbloccarle, affrontarle, risolverle.

Pensiamo a tema dell’Arsenale militare, una città nella città, che nel corso degli anni ha visto un costante calo di occupati e contemporaneamente l’affidamento di importanti lavorazioni con appalti esterni, investimenti promessi e mai attuati, un degrado progressivo delle strutture, molte aree pregiate lasciate in abbandono. Noi pensiamo, e lo abbiamo detto in tutte le sedi ed in tutti i modi, che la base navale vada rilanciata con investimenti seri ed occupazione di qualità, percorsi formativi specifici per trasmettere il prezioso know how in possesso delle maestranze; e che le aree che non servono più debbano essere restituite alla città ed utilizzate per progetti industriali legati alla cantieristica, nascita di start up tecnologiche per l’economia del mare, progetti turistici e culturali, nuovi assetti logistici per la città.

Pensiamo all’area Enel di Vallegrande, 70 ettari situati in una posizione ottimale dal punto di vista logistico, con vicinanza al mare ed ai nodi autostradali, che deve essere bonificata, operazione che già di per sé genererebbe occupazione, e destinata ad industria sostenibile sempre legata al mare ed alla nostra cantieristica. Anche qui, innovazione e buona occupazione sono gli elementi da traguardare, e non possiamo certo accontentarci della produzione fotovoltaica, pur di grande importanza strategica.

C’è in gioco il futuro di Leonardo e del suo indotto, fiore all’occhiello dell’industria spezzina, un patrimonio produttivo e di know how industriale che deve essere difeso e mantenuto sul territorio; ribadiamo il nostro no a spacchettamenti delle business unit e che la governance deve rimanere italiana.

Altro tema molto sentito è quello della sanità pubblica. La nostra città è purtroppo maglia nera della Liguria per addetti, servizi e strutture. Una situazione critica che deve trovare soluzioni, che non possono limitarsi alla costruzione del nuovo Ospedale che deve realizzarsi nei tempi previsti e gravando il meno possibile sulle casse già esauste della nostra Asl 5. C’è bisogno di investimenti per la sanità territoriale, pensiamo all’assistenza domiciliare, ai posti letto delle RSA, a nuove case della salute ed a presidi medici di quartiere che potrebbero decongestionare il pronto soccorso. C’è bisogno di un grande piano di assunzioni di personale medico, infermieristico, oss ed ausiliario. C’è bisogno di abbattere le scandalose liste di attesa e contrastare la costosa mobilità passiva verso le altre regioni.

Su tutti questi temi è necessaria una svolta, uno scatto in avanti. E’ necessario un grande lavoro di squadra, nel rispetto dei ruoli e delle diversità, di tutti gli attori coinvolti, politici, istituzionali, sindacali ed associativi. Un lavoro che si deve riprendere subito, trovando tempi e modi adatti. Noi ci siamo, e vi chiediamo di esserci.

Luca Comiti, Cgil

Antonio Carro, Cisl

Marco Furletti, Uil