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Si è svolta questa mattina alla Spezia l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, nell’ambito della mobilitazione nazionale indetta dalla FP Cgil e Uilpa. Una protesta che nasce dalla forte preoccupazione per il decreto legge sulla sicurezza sul lavoro, giudicato del tutto insufficiente per garantire all’INL strumenti adeguati ad affrontare le crescenti criticità del sistema.

In una nota congiunta, Letizia Verni, segretaria del comparto Funzioni Centrali della FP Cgil della Spezia, Massimo Colombi, segretario regionale UILPA, e Salvatore Balestrino, coordinatore UIL Liguria per la provincia spezzina, denunciano come il Governo continui a parlare di rafforzamento della vigilanza senza intervenire sui problemi strutturali che stanno impoverendo l’Ispettorato.

“Il Governo – affermano Verni, Colombi e Balestrino – continua a prevedere nuove assunzioni senza affrontare il nodo, sempre più grave, delle dimissioni e delle rinunce alla presa di servizio. Emblematico il fallimento del concorso per mille ispettori tecnici voluto dalla ministra Calderone: meno della metà dei posti sarà coperta, a causa della forte discrepanza tra le competenze richieste e le retribuzioni offerte. Una situazione che stride con le dichiarazioni di intenti sul rafforzamento della vigilanza in materia di lavoro e sicurezza”.

Le organizzazioni sindacali chiedono che all’Ispettorato sia finalmente consentito di utilizzare una quota del proprio bilancio per sostenere il personale, introducendo forme di welfare integrativo e un sistema indennitario adeguato, a partire dall’indennità ispettiva finora inesistente.

“Da mesi – proseguono – attendiamo un confronto con la ministra Calderone, che continua a evitare un incontro più volte richiesto. Occorrono azioni concrete da parte del Governo e del Ministro competente: bisogna rendere davvero attrattivo l’INL, autorizzando l’utilizzo del bilancio interno per misure di welfare e indennità, modernizzando la struttura informatica e riportando la vigilanza alla sua funzione centrale di contrasto ai macro-fenomeni di illegalità, superando la sterile logica dei numeri”.

I sindacati chiedono con forza che, in fase di conversione del Decreto-Legge, vengano reintrodotte norme realmente utili a rafforzare l’INL e a migliorarne il funzionamento.

A livello locale, la situazione presenta ulteriori criticità: sul territorio spezzino operano soltanto 11 ispettori, una dotazione del tutto insufficiente rispetto alla complessità della provincia. Ogni giorno si registrano difficoltà operative legate all’impossibilità di accedere liberamente alle aree in Ztl (Lerici, San Terenzo, Cinque Terre) o alle zone con parcheggi blu, poiché l’Ispettorato non dispone di permessi automatici. A questo si aggiunge il fatto che gli ispettori sono costretti a utilizzare il mezzo proprio, coperto da una polizza kasko insufficiente, che non tutela da eventuali danni a terzi: una condizione inaccettabile per chi svolge un servizio pubblico essenziale.