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Nei primi sei mesi di quest’anno secondo i dati Inail sono stati 4 i morti sul lavoro contro i 3 dello stesso periodo del 2024 nella nostra provincia: una strage continua. E oggi un’altra tragedia colpisce il mondo del lavoro. Ancora una vita spezzata nel corso di una normale giornata lavorativa. Oggi a Loano un lavoratore edile ha perso la vita in tragico incidente, l’ennesimo in un settore che continua a pagare un prezzo altissimo in termini di sicurezza.

La Cgil di Savona e la Fillea esprimono profondo cordoglio alla famiglia della vittima e ribadiscono con forza: morire di lavoro è inaccettabile.

Ogni volta che un lavoratore perde la vita si consuma non solo un dramma personale e familiare ma è anche una sconfitta collettiva. Non possiamo continuare a parlare di fatalità. La sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere una priorità assoluta, non un tema da ricordare solo in occasione delle tragedie. Occorre un impegno serio e condiviso, capace di agire in profondità. È indispensabile che si intervenga in modo strutturale su più fronti: dalla prevenzione alla formazione, dai controlli efficaci, al riconoscimento del ruolo della rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, fino a una netta inversione di rotta nella cultura d’impresa e nelle politiche pubbliche.

Quanto accaduto è l’ennesima ferita aperta nel mondo del lavoro. Non si può continuare a morire nei cantieri nell’indifferenza generale della politica nazionale e locale.

La tutela della vita e della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori deve tornare al centro di ogni scelta politica e imprenditoriale.

È il momento di agire, tutti insieme.

Cgil e Fillea Cgil Savona