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Oggi la Direzione Aziendale ci ha comunicato che l’Ansaldo è entrata ufficialmente in una situazione di pre-fallimento, con i debiti che superano i ricavi di centinaia di milioni di euro, e che se l’azionista di maggioranza, la CdP, non ricapitalizza, l’Ansaldo sarà commissariata portando i libri in tribunale,  senza avere nemmeno i soldi per pagare gli stipendi ai dipendenti: UN DISASTRO.

Per il 2023 e 2024 come ordini… il nulla. Nel 2023 le ore di scarico sono diventate 250.000. Ci è stato comunicato che a settembre verrà presentato  un piano industriale: sarà lacrime e sangue, con centinaia di esuberi, finalizzato a ridimensionare anno dopo anno Ansaldo Energia. Eppure il nostro Amministratore Delegato negli ultimi due anni si è prodigato verso l’esterno a spiegare che le cose andavano bene, anzi benissimo e che non c’era nessun tipo di problema…:

  • 23 Luglio 2020: Il Secolo XIX: Giuseppe Marino “Nello stabilimento di Genova abbiamo investimenti per 105 milioni in esecuzione entro fine anno”.
  • 22 Marzo 2021: Affari&Finanza: Giuseppe Marino “Abbiamo deciso di focalizzarci sulle attività di Genova e sul nostro core business”.
  • 16 Febbraio 2022: Comunicato Stampa AEN. Il CdA ha analizzato l’aggiornamento del Piano Industriale del Gruppo, il cui orizzonte è stato contestualmente esteso al 2026: grazie ad una solida presa d’ordini, nell’arco del Piano i ricavi sono attesi in crescita”.
  • 15 Marzo 2022: Comunicato Stampa AEN. Giuseppe Marino: “Nel 2021 Ansaldo Energia ha ottenuto risultati migliori del previsto, con incrementi di performance sulle New Unit, Service e Nucleare. Il ritorno all’utile segna un importante traguardo per la nostra Azienda, così come l’indebitamento netto e il miglioramento della leva finanziaria. Forti di questi risultati, ci troviamo ad affrontare le nuove sfide”. Questo solo quattro mesi fa e con la guerra Ucraina già in corso!!!!
  • 4 Aprile 2022: La Repubblica: Giuseppe Marino: “Nella rotta intrapresa dall’Azienda sono fondamentali il cash flow e la riduzione dell’indebitamento. Il ritorno all’utile ci permette di affrontare le nuove sfide”.

Questa invece la realtà: negli ultimi due anni non è stata presa neanche una commessa, in Italia si è fatto superare persino dalla concorrente Siemens che si è aggiudicata due ordini, all’estero completamente irrilevante.

UN AMMINISTRATORE DELEGATO INAFFIDABILE

NON VI FAREMO CHIUDERE L’ANSALDO ENERGIA

RSU FIOM AEN                                                                                                              1/8/202