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“Con un appello al Governo, sottoscritto con tutte le associazioni antimafia, avevamo già criticato ampiamente la scelta di finanziare il sostegno per il recupero dei beni confiscati sottratti alle mafie solo per le otto regioni del Sud. Oggi alla beffa si aggiunge il danno: l’Esecutivo taglia, senza prevedere alcuna rimodulazione, i 300 mln previsti per manutenzione, riuso dei beni confiscati, stanziati e assegnati attraverso un bando rivolto ai Comuni interessati”. È quanto dichiara Emilio Miceli responsabile Cgil nazionale delle politiche della Legalità.

“Risorse che oltretutto erano già state assegnate ai Comuni che hanno lavorato per la progettazione degli interventi impiegando risorse ed energie. Con questa sciagurata scelta – prosegue Miceli – si causa sicuramente un grave appesantimento dei bilanci dei Comuni del quale il governo è chiamato a rispondere. A parole il Governo dichiara di combattere le mafie mentre nei fatti smentisce perfino se stesso”, conclude il responsabile Cgil nazionale delle politiche della Legalità.