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“Più investimenti e meno imposte” è stato il grido dei sindacati degli inquilini e dei comitati dei quartieri questa mattina, attraverso un corteo fino a Piazza De Ferrari sotto il palazzo della Regione. La denuncia dello stato di degrado delle case popolari fatta dai sindacati degli inquilini ha prodotto delle reazioni da parte della Giunta Regionale. A poche ore dalla comunicazione del presidio di Sunia Sicet Uniat insieme ai comitati di quartiere, il Presidente e l’Assessore della Regione Liguria hanno annunciato di aver deliberato 11 milioni per il recupero e la riqualificazione per tutta la Liguria nell’ambito delle case popolari, ma le modalità di investimento risultano tuttora vaghe. Le problematiche sono molteplici, dalle oltre 6000 abitazioni Erp interessate dai progetti del superbonus oggi cancellati, alle 2000 abitazioni sempre Erp, sfitte da tempo. Per non parlare degli infissi degradati e degli ascensori guasti o inesistenti. “Non basta annunciare 11 milioni in assenza di interventi definiti per abitazioni, quartieri e tipologie di intervento” – denunciano i sindacati – “non sappiamo come e con che modalità verranno investiti questi soldi perché siamo in assenza di progetti di fattibilità e non esiste un progetto chiaro nei confronti delle famiglie che oggi abitano o attendono una casa popolare”. Ad ogni modo questo investimento è appena sufficiente a recuperare 300 appartamenti a fronte di lunghissime liste di attesa per edilizia residenziale pubblica. Vi è poi l’annuncio della riduzione dall’8 al 5% della sovrattassa sulle spese di amministrazione che varrebbe solo per questi mesi del 2023, uno sconto a termine. Rimarrebbe inoltre l’altra imposta del 3% che riguarda le spese di riscaldamento e che rappresenta il prezzo più salato da pagare. In seguito al presidio, l’assessore regionale alle politiche abitative Marco Scajola ha ricevuto le organizzazioni sindacali e i comitati di quartiere, che hanno ribadito le esigenze degli inquilini delle case popolari e chiesto di avviare un tavolo di trattativa relativamente alla modalità di investimento delle risorse. L’incontro con l’assessore non è stato soddisfacente, pertanto resta in piedi la mobilitazione e il prossimo martedì una delegazione dei sindacati degli inquilini saranno presenti in Consiglio regionale. “C’è ancora molto da discutere per rispondere alle domande e ai bisogni delle famiglie delle case popolari. Continueremo uniti nella nostra iniziativa.” – hanno concluso sindacati al termine dell’incontro.

Sunia
Sicet
Uniat