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Giornata internazionale della donna e venti anni di Sportello Sicurezza Camera del Lavoro. Sono i due appuntamenti che la Cgil genovese ha deciso di unire nell’incontro pubblico di mercoledì 4 marzo dal titolo “salute e sicurezza sul lavoro: essere donna fa la differenza”. Lo Sportello Sicurezza, nato nel 2000, offre  un aiuto concreto a delegate e delegati sindacali sui temi della salute e sicurezza sul lavoro fornendo informazioni specifiche sui dispositivi di protezione individuale (ad esempio le ormai note mascherine), formazione su norme e decreti utili al lavoro quotidiano e per la contrattazione aziendale. La sicurezza sul lavoro è una vera e propria emergenza come dimostrano le notizie di stampa che quotidianamente riferiscono di infortuni più o meno gravi. E un po’ come in tanti  altri aspetti della vita sociale, anche nell’ambito della salute e sicurezza sul lavoro, essere donna fa la differenza. È solo dagli anni duemila infatti (D.Lgs. 81/08) che viene introdotta una concezione nuova di salute e sicurezza sul lavoro, non più ”neutra” ma in grado di considerare le “differenze di genere” in relazione alla valutazione del rischio e alla predisposizione delle misure di prevenzione. Nella norma viene sottolineato come la probabilità che si produca un’alterazione dello stato di salute non dipenda solamente dalla natura e dall’entità dell’esposizione ma anche dalle condizioni di reattività degli esposti. Vengono così individuate delle categorie di lavoratori che potrebbero essere maggiormente suscettibili ai rischi lavorativi in base ad alcuni fattori quali l’età, il sesso, l’origine etnica, la posizione contrattuale e le disabilità. Purtroppo nel tema è necessario includere anche la piaga delle molestie e i ricatti sessuali nei luoghi di lavoro che secondo l’Istat si stima abbia riguardato, almeno una volta nella vita il 43,6% delle lavoratrici in Italia tra i 14 e i 65 anni e che producono danni personali, sanitari e sociali che risultano essere uno dei rischi per la salute maggiormente sottostimato nella valutazione dei rischi per la salute e sicurezza sul lavoro. Per un aiuto concreto alle lavoratrici in difficoltà, la Camera del lavoro di Genova già da qualche anno ospita diversi centri antiviolenza nelle sedi di Cornigliano e Bolzaneto e organizza corsi di formazione per operatori e operatrici dei propri servizi, delle categorie e per i delegati e delegate sui posti di lavoro. Ma per aiutare veramente le donne e di conseguenza tutta la collettività ad affrancarsi dai meccanismi che ancora oggi le relegano in un posto di secondo piano, è necessario prima di tutto creare le condizioni per una loro concreta partecipazione a tutti i livelli di rappresentanza, riducendo le discriminazioni. Sul lavoro occorre agire direttamente nella contrattazione su turni, orari, salute e sicurezza, uscendo dallo stereotipo che la contrattazione e la sicurezza sul lavoro siano neutre.

Cgil Genova

 

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