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Savona: appello Cgil per infrastutture e lavoro

 

Siamo quasi ad un anno dalla tragedia del Ponte Morandi e da quel 14 agosto in cui la Liguria è diventata improvvisamente più lunga di 100 chilometri. Il Ponte costituiva un collegamento fondamentale da e per il ponente ligure e il collasso della struttura ha provocato il parziale isolamento della provincia di Savona rimettendo in luce alcune annose criticità che in parte condizionano la crescita del sistema portuale, industriale e turistico del savonese. Il riferimento è innanzitutto a una rete stradale e autostradale sempre più bisognosa di interventi di ampliamento, ma anche ad una rete ferroviaria decisamente asfittica, sia nella direttrice costiera sia nella sua direttrice interna da e per Torino. In Liguria gli investimenti in grandi e piccole opere infrastrutturali in costruzione o sui blocchi di partenza valgono oltre 16 miliardi di euro che se fossero sbloccati potrebbero fare aumentare il pil dell’1,4% per i prossimi 10 anni. La dotazione infrastrutturale della Provincia, di fatto, non ha subito negli ultimi decenni alcune modifiche sostanziali, risultando oggi pesantemente inadeguata soprattutto alle sfide future. In questo senso è fondamentale pensare alle aree di accesso ai porti, soprattutto a Vado dove sta per essere terminata la piattaforma APM che riceverà la sua prima nave nel prossimo mese di dicembre. Gli investimenti infrastrutturali di terra da e per la piattaforma sono in ritardo e per questo chiediamo da tempo alle istituzioni nazionali e locali di accelerare l’esecuzione di una serie di opere essenziali per l’economia del nostro territorio. In occasione della sua visita nel savonese abbiamo consegnato al Ministro Luigi Di Maio un dossier sul savonese – e qualche settimana prima direttamente in Commissione al Senato – con lo scopo di accelerare l’esecuzione di una serie di opere essenziali per l’economia del territorio, continuando a pensare che sia fondamentale l’interessamento e le sinergie su questi temi delle tre regioni del Nord Ovest, Liguria Lombardia Piemonte,  e soprattutto delle province di Savona Alessandria e Cuneo che potrebbero davvero utilizzare le opportunità del nostro territorio per rilanciare l’intero Nord Ovest del Paese. Tra le opere inserite nel dossier spiccano su tutte quelle per da e per la Piattaforma (la strada a scorrimento veloce Vado – Quiliano – Savona, Il nuovo casello di Bossarino, la messa in sicurezza e l’ampliamento della infrastrutture ferroviaria); e poi lo sblocco dei lavori dell’Aurelia Bis, un intervento forte e deciso sull’aeroporto di Villanova d’Albenga, il raddoppio ferroviario tra San Giuseppe e Ceva e gli interventi di ammodernamento del segnalamento ferroviario da Savona ad Alessandria, provando anche a fare ricadere alcune attività su quelle imprese che oggi sono interessate da crisi, ma che potrebbero ricevere un forte impulso dagli investimenti portuali, ad esempio Bombardier per la Piattaforma e Piaggio con un’idea di sviluppo dell’aeroporto di Villanova; infine e non certo secondari il completamento della Asti-Cuneo fino ad Alba, la bretella Carcare – Predosa, la messa in sicurezza del tratto autostradale Savona – Torino ed per concludere il raddoppio ferroviario di ponente e  la diffusione della banda larga su tutto il territorio della provincia con un particolare riferimento alle aree interessate da attività industriali, logistiche e turistiche e quelle potenzialmente interessate da nuovi investimenti.

Andrea Pasa è Segretario Generale Camera del Lavoro di Savona