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E’ in corso lo sciopero in Poste Italiane per chiedere salario e diritti e per dire basta a promesse vane “La più grande azienda del Paese ha estromesso Slc Cgil e Uilposte dai tavoli di trattativa: è un attacco gravissimo alla rappresentanza sindacale e la risposta non può che essere lo sciopero. Al centro della mobilitazione c’è il piano di riorganizzazione che prevede tagli degli organici con la conseguenza che sarà sempre più difficile garantire servizi e lavoro di qualità”.
La delegazione ligure, presente al presidio di Milano, denuncia una carenza in Liguria per tre settori (sportelli, recapito e amministrativi) che rende difficile svolgere il proprio lavoro. Ad esempio sono previsti ulteriori tagli nel recapito di zona e nella sportelleria dove si prevede la riduzione del servizio estivo. Per Slc e Uilposte occorrono stabilizzazioni con assunzioni in questi settori visto che sarebbero necessarie in Liguria almeno 200 figure professionali stabili.
Per Slc Cgil e UilPoste a essere premiati dai risultati aziendali sono solo gli azionisti: la politica aziendale non tiene in alcun conto le richieste di chi permette di ottenerli, con il proprio lavoro quotidiano e con sacrificio “Occorrono interventi risolutivi su stabilizzazioni, trasformazioni e mobilità e bisogna aumentare gli investimenti per la sicurezza dei lavoratori diretti e degli appalti” – concludono Slc e Uilposte che con lo sciopero del 3 giugno ribadiscono la contrarietà alla vendita delle quote azionarie di Poste da parte del Ministero delle Finanze “Poste – concludono i sindacati – deve rimanere saldamente in mano pubblica”.

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