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Oggi anche in Liguria si svolge lo sciopero di 8 ore del trasporto pubblico locale proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, Ugl Fna contro le aggressioni al personale.
Al centro della protesta la mancanza di interventi da parte dei datori di lavoro e di specifici provvedimenti legislativi nazionali atti a prevenire e scoraggiare le aggressioni al personale.
A Genova il tema della sicurezza parte nel 2015 quando Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal ed Ugl Fna hanno sottoscritto con AMT SpA un accordo presso la Prefettura che fornisce un primo elenco di azioni a tutela del personale come ad esempio la chiusura dei posti di guida.
A livello nazionale sono già diversi anni che si battaglia sul tema, bloccati solo temporaneametne dalla pandemia, ma con iniziative che hanno coinvolto il Ministero dei trasporti già a partire dall’aprile 2021.
Due protocolli sottoscritti con il Ministero dei trasporti nel 2022, uno con il Ministero degli Interni, ma ancora molto da contrattare nei tavoli ministeriali ottenuti da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal ed Ugl Fna e che hanno lo scopo di normare a livello nazionale strumenti a tutela del personale come la chiusura del posto guida (non tutte le aziende infatti lo stanno facendo), la videosorveglianza a bordo, l’inasprimento delle pene contro gli aggressori, il Daspo Urbano ecc.
Per questo motivo oggi si scende in sciopero ossia per riuscire ad ottenere le modiche di legge che consentano di avere maggiori tutele giuridiche nell’espletamento del proprio lavoro e per poter portare tutte le aziende italiane di trasporto pubblico a tutelare ed a difendere i propri dipendenti.

Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal ed Ugl Fna Liguria