image_pdfimage_print

Veirana “La Regione apra subito la discussione sui temi dello sviluppo”

Da tempo sollecitiamo le Istituzioni a confrontarsi sui temi dello sviluppo. Le conseguenze della crisi sanitaria sul lavoro e sui redditi delle persone sono già tangibili. E’ urgente rafforzare il sistema degli ammortizzatori sociali per sostenere le lavoratrici ed i lavoratori, ma non basta, bisogna che si apra velocemente una discussione sul modello di sviluppo che si vuole costruire per il futuro post pandemico.
Da troppo tempo a livello locale e nazionale non vengono elaborate strategie complessive sullo sviluppo, a partire dalle politiche industriali. Proprio mentre si presenta il PNRR, sono a disposizione una grande quantità di risorse europee che dovrebbero essere investite per creare occasioni di lavoro stabile e di qualità, vengono dimenticati migliaia di posti di lavoro a rischio in Liguria.
Solo per fare qualche esempio: Arcelor Mittal, Italiana Coke, Sanac, Funivie, quale futuro possono avere se non si decide come rafforzare in Italia la filiera dell’acciaio e come si produce l’acciaio in una fase di transizione?
Oppure: Bombardier, Piaggio e Leonardo sono aziende ad altissimo valore tecnologico, strategiche a livello nazionale, inserite a pieno titolo dentro ad un’idea di produzioni all’avanguardia che possono essere volano trainante per intere filiere all’interno della ricerca, digitalizzazione, automazione e trasporto green contenute nel cosiddetto Recovery Fund. E’ fondamentale difenderne il radicamento ed il consolidamento in Liguria.
Cinque di queste imprese sono localizzate nella provincia di Savona dove la gravità della crisi del lavoro, a partire dal settore industriale, è conclamata da anni con il riconoscimento di area di crisi complessa. Proprio ieri Cgil, Cisl e Uil hanno formulato l’ennesimo sollecito di convocazione.
Non si può avviare una narrazione in cui il Governo annuncia la costruzione del futuro, la costruzione di nuovi posti del lavoro, senza che si occupi del presente scongiurando di perdere anche i posti di lavoro che si devono difendere e consolidare.
Ci convochi subito il Ministero, ma da subito anche la Regione apra una discussione sui temi dello sviluppo, del rilancio stabile dello lavoro, sul sostegno dei redditi e delle prospettive delle persone in Liguria.