Venerdì 7 novembre a Firenze cento delegate e delegati Cgil Liguria per l’assemblea nazionale “Democrazia al lavoro”
Saranno 100 le delegate e i delegati liguri presenti domani a Firenze per l’Assemblea Generale “Democrazia al lavoro”. La Cgil contesta i contenuti della legge di Bilancio: lavoratori dipendenti, giovani e pensionati sono tra le categorie più penalizzate da una finanziaria che non affronta i grandi temi tra cui sanità e scuola “come dimostrato dalla grande partecipazione alla manifestazione di sabato 25 ottobre a Roma dove la Cgil, da sola, ha riempito Piazza San Giovanni, lavoratori, pensionati e giovani chiedono al Governo di non tartassare i soliti noti, ma di volgere lo sguardo verso altri portafogli a partire dalle grandi ricchezze e ad una seria lotta all’evasione fiscale” così Maurizio Calà Segretario Generale Cgil Liguria sul percorso di mobilitazione che la Cgil sta portando avanti contro la legge di Bilancio e che vedrà nell’assemblea del 7 novembre a Firenze un momento di confronto tra le regioni.
“Nessuno ha ricette magiche ma basterebbe guardare ai dati per capire che così il sistema non può funzionare e che se non ci sarà un cambio di rotta significativo nel prossimo futuro i problemi saranno ancora più grandi”. I riferimenti del Segretario si riferiscono alla precarietà del lavoro. Secondo le elaborazioni del responsabile Ufficio Economico Cgil Genova e Liguria su dati Inps, in Liguria il lavoro parasubordinato è in forte aumento: nel 2024 sono stati 41.165 tra collaboratori e professionisti in aumento di 2.358 unità sull’anno precedente (+6,1%). A crescere sono stati soprattutto i collaboratori (25.368) che segnano un +6% sul 2023. La composizione quindi del lavoro parasubordinato in Liguria vede per il 61,6% la presenza di collaboratori e per il restante 38,4% i professionisti. I dati sono negativi anche per chi un lavoro lo ha ed è stabile. A dirlo l’Inps che ha rilasciato i dati sulla cassa integrazione che in Liguria nel mese di settembre di quest’anno subisce una vera e propria impennata: +31,4% sullo corrispondente mese del 2024 con 206.378 ore autorizzate “Se a questi dati aggiungiamo quelli delle nuove assunzioni dove ormai per i tre quarti si parla di contratti a tempo determinato, la precarizzazione del mercato del lavoro in Liguria è una realtà con la quale fare i conti e per quanto ci riguarda non è il contesto dove si può sviluppare lavoro di qualità” commenta Calà che aggiunge “il Governo è ben consapevole che questo sistema non può funzionare e infatti cerca di far tornare i conti sulle spalle dei soliti noti, ad esempio aumentando di 3 mesi l’età per andare in pensione. Nell’assemblea di Firenze discuteremo di tutto questo e delle forme di mobilitazione per cambiare la politica del Governo”.
Cgil Liguria