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E’ iniziato presso il Tower Airport Hotel l’VIII Congresso della Camera del Lavoro Metropolitana di Genova dal titolo “Il lavoro crea il futuro”. L’assemblea è stata aperta dal Coro Quattro Canti che ha eseguito due brani: “La nostra storia” di Bruno Biggi e Gian Piero Alloisio e “Bella Ciao”. A seguire è stato proiettato il video dal titolo “Il Lavoro Crea il Futuro” che ripercorre le attività e le rivendicazioni della Cgil genovese degli ultimi quattro
anni. Presenti al Congresso 300 delegati dei luoghi di lavoro, di cui circa la metà donne. Nella relazione introduttiva il Segretario Generale Igor Magni ha trattato i temi dell’attualità e quelli del lavoro nell’area metropolitana. Il Congresso infatti si colloca in uno dei periodi più difficili e lunghi della storia del Paese: il crollo del Ponte Morandi, la pandemia, e infine la guerra in Ucraina alla quale si aggiungono nuove difficoltà del mondo del lavoro “Il lavoro sempre più parcellizzato, le persone sempre più divise, con la pandemia che ha accentuato le solitudini, lasciando dietro di sé lo strascico di una generazione di giovani feriti nell’anima e con la sensazione di non avere certezze per il proprio futuro, mentre le grandi multinazionali continuano ad aumentare i profitti accumulando ricchezze senza che
questo dato diventasse tema di discussione rispetto alla distorsione sociale che porta con sé questa condizione – ha dichiarato Magni – oggi le disuguaglianze sono in aumento, cresce la precarietà, continuano a diminuire i salari dei lavoratori e si mina l’insieme dei servizi pubblici a partire dalla sanità: anche per questi movitivi non è diminuito il bisogno di sindacato che anzi è cresciuto”.  Del resto alcuni dati sono emblematici delle difficoltà vissute anche dal nostro territorio. Secondo le elaborazioni dell’Ufficio Economico Cgil Genova e Liguria nel 2021 nell’area metropolitana le assunzioni relative ai contratti a tempo indeterminato dei lavoratori dipendenti sono solo il 13,5 per cento del totale, mentre le ore di cassa integrazione straordinaria tra gennaio e novembre 2022 sono state quasi 3 milioni
(2.910.619), in aumento del 111 per cento sul 2018. Anche per questo tra le tante questioni da affrontare Magni ha lanciato l’allarme sulle questioni industriali “Serve affrontare subito le crisi aziendali che da tempo giacciono irrisolte ma serve trovare soluzioni nuovi ai problemi che stiamo affrontando e che probabilmente si genereranno in particolare se la crisi legata alla guerra continuerà e se continueranno le speculazioni su di essa”. Il Congresso proseguirà domani con il dibattito che coinvolgerà delegate e delegati sindacali al termine del quale saranno eletti gli organismi dirigenti.