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Le donne del Sindacato Pensionati Cgil Liguria esprimono grande preoccupazione e contrarietà per i provvedimenti proposti in Consiglio Regionale da parte di alcuni consiglieri di centrodestra, contro la libertà delle donne “e del concepito”.
Le donne dello Spi Cgil sono tra coloro che negli anni ’70, grazie alla mobilitazione del movimento di quelle donne che oggi sono pensionate, sono riuscite a conquistare leggi importanti patrimonio di tutti, leggi che nel tempo hanno difeso con grande forza unendo tutte le generazioni.
Se in Italia esiste una legge sul divorzio, sul diritto di famiglia, sull’istituzione dei consultori e sulla maternità libera e responsabile e tante altre, è perché le donne sono state capaci con caparbietà e decisione di combattere per i diritti – anche delle future generazioni – e per la propria autodeterminazione ed emancipazione.
Ciò che questi consiglieri stanno tentando di insinuare in Liguria va nella direzione opposta, peraltro offendendo proprio il principio di autodeterminazione e relegando le scelte a presunta ignoranza o problemi psicologici.
Ci chiediamo quanto questi consiglieri conoscano circa i servizi previsti ad esempio dalla L. 194 e se sanno che nel tempo questi sono stati smantellati grazie alle politiche scellerate dei governi di centrodestra.
Lo Spi Cgil chiede che questa proposta di legge venga ritirata e che si smetta di attaccare la libertà delle donne.
Rappresentiamo la memoria storica e sosteniamo il welfare per figli e nipoti. Non permetteremo che si torni indietro dopo anni di conquiste e di lotta.
 
Carla Mastrantonio
Spi Cgil Liguria
 
COMUNICATO STAMPA
Genova, 12 maggio 2021