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Compie 50 anni, il 22 aprile, la Giornata Mondiale della Terra delle Nazioni Unite, dedicata alla salvaguardia del Pianeta.

Questa ricorrenza è nata nel 1970 per sottolineare la necessità di conservazione delle risorse naturali della Terra e, oggi più che mai, ci ricorda che la Terra, definita “Madre” in molte culture del mondo, rappresenta l’indissolubile connessione tra tutte le specie e il pianeta.

Proteggere la terra, l’aria, l’acqua, costruire città più pulite e sostenibili, lavorare per un consumo più consapevole, per una produzione ecosostenibile, per la salvaguardia della bellezza dei nostri paesaggi: sono lotte urgenti che vanno affrontate.
Gettiamo piccoli semi, nel nostro quotidiano, nel nostro lavoro per proteggere il territorio in cui viviamo, piccole azioni che, diffuse, costruiscono il “cambiamento” perché IL PIANETA SIAMO NOI.

“Appartengo alla Terra, e come me tutta l’umanità, e ogni forma di vita. Piante e foreste, frutta e fiori, e ancora fiumi, monti, animali di ogni specie e tutto ciò che il lavoro umano ha plasmato e trasformato nel tempo. San Francesco la chiamava sorella e madre, che ci governa e dà sostentamento” (Carlo Petrini).