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Voglia di normalità e incertezza per il futuro

Si è svolta stamane  in videoconferenza la riunione del Comitato Direttivo  Spi Cgil Liguria. Si è discusso di molte cose e abbiamo pensato di riportare qui una breve riflessione del nostro Segretario generale Bruno Sciaccaluga che ricalca parte del dibattito.

Voglia di normalità e incertezza per il futuro: questi sono i diversi stati d’animo che stiamo vivendo in questo periodo.

Dobbiamo quindi provare a dare ai nostri ragionamenti e alle nostre proposte un senso logico e di prospettiva alle tante  emergenze che sono esplose con la pandemia.

Ci aspetta un periodo lungo e complicato, pieno d incognite, ma la posta è molto alta e quindi dobbiamo giocare bene la partita.

Le domande sintetizzate a cui dobbiamo rispondere  sono le seguenti:

 – come sta affrontando il nostro Paese la “fase 3” ?

 – verso  quale direzione intende andare?

Sappiamo che fino ad oggi gli interventi del Governo hanno avuto una funzione risarcitoria e di contenimento della crisi.

Ora misureremo il Governo e l’intera classe dirigente del Paese  di fronte alla prova più impegnativa: quella della riprogettazione del Paese, perché di  questo che si tratta.

Lavoro, sanità, scuola e P.A. sono le priorità sulle quali il Governo e il Parlamento sono chiamati a dare delle risposte chiare. 

Pertanto il tema delle risorse finanziarie e il loro utilizzo (come e verso cosa) diventa una questione centrale di assoluta delicatezza.

Qui peraltro si apre un altro capitolo ovvero, che alle ingenti risorse finanziarie che arriveranno dalla UE   ci sarà bisogno di ulteriori risorse perché probabilmente le prime non basteranno, ma il nostro debito pubblico -con le ultime manovre- ha raggiunto una soglia critica.

L’obiettivo, quindi, di una vera riforma fiscale è più che indispensabile e urgente perché lì -come sappiamo- si annidano due grossi problemi, due grandi ingiustizie.

l’evasione e lavoro nero.

Due grandi ingiustizie che generano e alimentano le diseguaglianze  anche di trattamento tra lavoratori/lavoratori, tra lavoratori/ pensionati.

Per quanto riguarda la sanità non è stato facile affrontare gli eventi che si sono abbattuti   sul Paese.

Tutti hanno scoperto l’importanza del SSN.

Abbiamo visto sul campo confermarsi le nostre denunce, le nostre critiche dovute  alle scelte compiute in questi anni:

-gli ospedali presi di assalto e le terapie intensive non in grado di reggere al continuo aumento dei contagiati;

-focolai nelle RSA  e il colpevole ritardo  di intervento da parte di diverse regioni.

Tutti comunque hanno  compreso le differenze dei loro modelli organizzativi.

Per quanto riguarda la Liguria  il sistema sanitario non ha dato certo  prova di adeguatezza  rispetto alle altre  quali, per esempio, Veneto e Emilia Romagna.

Eppure nonostante l’evidenza dei fatti il nostro governatore è riuscito ad oscurare all’opinione pubblica le tante inefficienze esplose nel sistema sanitario regionale.

Per quanto ci riguarda abbiamo ripreso l’iniziativa politica; con la nostra confederazione stiamo provando  a costruire un fronte comune  unitario, insieme a Cisl e Uil, ed ad aprire un confronto con la Regione.

Sarà un lavoro impegnativo che sicuramente avrà bisogno di mobilitazioni  e non dobbiamo dimenticare che ciò avverrà nel pieno della campagna elettorale regionale.

Le risorse finanziarie per riprogettare la sanità regionale ora ci sono e  gli obiettivi di fondo che vogliamo perseguire, sono:

– la riorganizzazione della residenzialità (RSA)

-il potenziamento della rete socio-sanitaria territoriale

-il finanziamento del Fondo per la Non Autosufficienza a sostegno dei malati e delle loro famiglie”

 

Il Segretario generale
Spi Cgil Liguria
Bruno Sciaccaluga