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Sarà presentato il giorno 19 novembre dalle ore 9 alle ore 13, a Chiavari presso la sala Ghio Schiffini della Società Economica Chiavarese, il secondo “Rapporto socio economico del Tigullio Golfo Paradiso”. Si tratta di un‘analisi a tutto campo, prendendo in esame i dati scorporati del nostro territorio, 2006-2017, comune per comune, in relazione ai processi demografici, redditi, mercato del lavoro, demografia d’impresa, turismo e progetti europei. Il report, curato da Marco De Silva responsabile dell’Ufficio Economico, fotografa dal punto di vista sociale ed economico il Tigullio in un quadro complessivo che mette in relazione ed elabora i principali indicatori espressi dal comprensorio.

Per De Silva “L’indice di vecchiaia del Tigullio indica 30 punti percentuali sopra la quota già elevatissima della Città Metropolitana di Genova; questo significa che il comprensorio non solo ha meno abitanti, ma ancora un po’ più anziani rispetto all’ultima nostra rilevazione di 12 anni fa; ma allo stesso tempo sono presenti segni importanti di inversione di tendenza in alcune aree del territorio che vedono aumentare gli abitanti o diminuire l’età media. Il Progetto Nazionale Aree Interne per le “Valli dell’Antola e del Tigullio” può essere il volano per uno sviluppo sostenibile delle competenze sul territorio ed il potenziamento di tre servizi essenziali: mobilità, istruzione e salute”.

Di questi oltre l’82% risiede nel Tigullio (144.201) e circa il 18% (31.032) nel Golfo Paradiso.

In una piccola anticipazione dei dati che saranno proposti lunedì nella presentazione di De Silva si evince come nel Comprensorio non vi sia alcuna emergenza immigrati “L’incidenza complessiva della popolazione straniera nel Tigullio è dell’8,1% e nel Golfo Paradiso del  5% e risulta essere sotto la media provinciale dell’8,4% e regionale dell’8,8%. Albania, Romania ed Ecuador sono le nazioni più rappresentate e degli oltre 13 mila stranieri residenti, il 55% è femmina.

Per quanto riguarda il lavoro, nel 2017 il Comprensorio assommava il 20,8% delle Imprese Registrate (nel 2007 erano il 21,4%), il 21,8% delle Imprese Attive (22,9%), il 20,9% delle Iscrizioni (21,1%) ed il 21,9% delle Cessazioni (21,8%). Il Tigullio vale l’85,4% delle Imprese  Registrate  e Attive del Comprensorio, l’84,7% delle Iscrizioni e l’86,5% delle Cessazioni.

Il Golfo Paradiso è l’unico ambito territoriale in cui le imprese Registrate e quelle Attive nel 2017 sono risultate in aumento rispetto all’anno 2007; la composizione settoriale risente ancora della lunga Recessione ma si sono sviluppate iniziative imprenditoriali innovative e all’avanguardia nei servizi alle imprese, nell’agro-alimentare e nel turismo.

“Il dato sulla consistenza del mercato del lavoro nel Tigullio più Golfo Paradiso ci viene fornito dal censimento Istat 2011 che censiva 155.870 forze di lavoro di cui 68.968 occupati, 5.209 in cerca di occupazione, 81.693 non forze lavoro, 47.327 pensionati, 9.273 studenti,17.087 casalinghe, 8.006 in altra condizione” afferma ancora De Silva.  “mentre i dati sui Sistemi Locali di Lavoro, la dimesione più micro dell’analisi statistica nazionale, ci rappresenta un territorio che comunque ha resistito un po’di più e spesso meglio agli anni più difficili”.

Per concludere “Lo scopo principale dello studio che presenteremo – dichiara Domenico Del Favero responsabile della Cgil Tigullio – Golfo Paradiso” è quello di offrire uno spaccato della nostra realtà territoriale, considerando elementi socio economici a nostro avviso interessanti, utili a promuovere lo sviluppo del Comprensorio”.

Cgil Tigullio – Golfo Paradiso

Chiavari, 16 novembre 2018