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Emergenza caldo: siglato questa mattina presso la Prefettura di Genova il verbale di incontro relativo all’emergenza calore sui luoghi di lavoro.

E’ stato siglato questa mattina presso la Prefettura di Genova il verbale di incontro relativo all’emergenza calore sui luoghi di lavoro. Il testo indica le linee guida e le misure per la prevenzione e protezione dai rischi correlati alle condizioni di microclima negli ambienti di lavoro per la provincia di Genova.

Il verbale è stato redatto anche grazie alla preziosa collaborazione della Prefettura di Genova, e oltre a Cgil Cisl Uil e Prefettura di Genova è stato siglato da Capitaneria di Porto, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, A.S.L. 3 e 4, Ispettorato Territoriale del Lavoro, Inail, Camera di Commercio di Genova, Sezione provinciale di Confindustria, Sezione provinciale ANCE di Genova, le associazioni datoriali del comparto agricoltura e altri.

Il testo contiene diverse indicazioni che vanno dall’organizzazione del lavoro dove, tramite accordo aziendale con lo stretto coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori responsabili della sicurezza sul lavoro possono essere riviste alcune scelte organizzative sull’orario di lavoro articolandolo in modo da agire nelle ore meno calde della giornata, maggiori turnazioni tra il personale, pause ecc. L’attivazione della cassa integrazione ordinaria laddove si raggiungano condizioni di lavoro proibitive, vedi l’esperienza del lavoro in edilizia dove superati i 35 gradi centigradi l’azienda può richiederla ma che nell’accordo è prevista anche per la temperatura “percepita”, il coinvolgimento del medico competente per informare e formare i lavoratori sui possibili problemi di salute causati dal calore affinché possano riconoscerli e difendersi, senza sottovalutarne il rischio e molto altro.

Per Mario Ghini segretario generale Uil Liguria, Marco Granara responsabile Ast Cisl Genova, Aurelia Buzzo Segretaria Cgil Genova “il protocollo rappresenta un primo passo a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori di tutti i settori ma in particolare di quelli maggiormente esposti agli effetti dei cambiamenti climatici e l’auspicio è che l’intesa diventi strutturale”.