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Ansaldo: condannati gli operai. Cgil “solidarietà a chi ha difeso il lavoro e l’industria genovese”.

Ansaldo Energia
Ansaldo Energia

In attesa di conoscere le motivazioni della sentenza, la Cgil, Genova e Liguria, esprime la propria solidarietà ai lavoratori Ansaldo che questa mattina hanno ricevuto la sentenza di condanna per gli episodi che risalgono alle manifestazioni dell’ottobre 2022. In quei giorni gli scioperi e le mobilitazioni ricevettero l’appoggio di tutta la città che si strinse attorno a lavoratrici e lavoratori costretti a scioperare e protestare per difendere il posto di lavoro e con esso un fiore all’occhiello del panorama industriale nazionale. La sentenza di questa mattina colpisce sia perché i fatti si svolsero in un contesto di grande preoccupazione per il futuro di Ansaldo, superati grazie a quelle mobilitazioni, sia perché oggi si è consapevoli che, mentre dei lavoratori difendevano il posto di lavoro, c’era chi in città si adoperava per fare altro.

Ansaldo: condannati gli operai. Fiom “difendevano i posti di lavoro”.

Questa mattina è arrivata la sentenza che condanna 5 lavoratori Ansaldo per aver difeso il proprio posto di lavoro partecipando agli scioperi e alle manifestazioni dell’ottobre 2022. “SiamoTuttiAnsaldo è lo slogan che ha accompagnato le manifestazioni di quei giorni che hanno salvato posti di lavoro e una delle maggiori industrie genovesi. La Fiom Cgil ritiene la sentenza ingiusta e spropositata e sosterrà in appello i compagni e i lavoratori raggiunti dalla sentenza.

Fiom Cgil Genova

Prosegue la vertenza delle lavoratrici e dei lavoratori del Gaslini: mercoledì 15 maggio 2024 dalle ore 12.30 alle ore 15.00 presidio presso l’area antistante l’ingresso dell’Istituto (lato mare)

Mercoledì 15 maggio dalle ore 12.30 alle ore 15.00 presso l’area antistante l’ingresso del Gaslini (lato mare), si terrà un presidio delle lavoratrici e dei lavoratori del Gaslini. La Direzione non ha accolto le richieste sindacali rispetto a nuovi orari di lavoro e nuovo regolamento per l’accesso al parcheggio interno, causando molte problematiche al personale sia in termini economici sia organizzativi rispetto al tempo di trasferimento casa/lavoro e tempi di riposo. Altro problema è legato alla pulizia e alla sanificazione di stanze di degenza e sale operatorie (pavimenti e servizi igienici inclusi), per il quale le Organizzazioni sindacali non hanno ricevuto alcuna comunicazione circa l’utilizzo di ditte esterne, salvo poi far coprire il servizio dagli operatori socio sanitari per le ore non coperte dal personale della ditta in appalto.

Fp Cgil Cisl Fp Uil Fpl Gaslini

Mercoledì 15 maggio De Ferrari Genova, presidio per la Pace “Cessate il fuoco!”

Il Comitato de “La Via Maestra” di Genova e i pacifisti dell’Ora in silenzio per la Pace Genova, tornano in piazza per chiedere l’immediato cessate il fuoco a Gaza e lo stop a tutti i conflitti che stanno annientando le vite di tanti giovani, vecchi, donne e bambini. Ci ritroveremo insieme nell’Ora in Silenzio per la Pace n. 1.146, perché le nostre coscienze non possono più continuare a tacere di fronte alla strage di popolazione civile inerme che si sta consumando a Gaza, né all’annientamento di una intera generazione come sta accadendo nel conflitto russo ucraino.

L’appuntamento è fissato in P.zza de Ferrari mercoledì 15 maggio ore 18.00.

E’ importante la massima partecipazione di tutte le realtà associative che si riconoscono nei valori della pace e dei diritti, ma soprattutto di ogni singola cittadina ed ogni singolo cittadino: è importante esserci!

Di seguito le Associazioni che compongono la “La Via Maestra”: Cgil Genova, Anpi Genova, Comunità di San Benedetto al Porto, Arci Genova e Liguria, Libera, Sunia, Federconsumatori, Acli Liguria, Rete studenti Genova e Liguria, Auser Genova e Liguria, Legambiente Liguria, UDI Genova, Il Ce.sto, Sinistra Universitaria, Giuristi Democratici Genova, Coordinamento Democrazia Costituzionale Genova, Music for Peace.

Mototerapia: oggi Vanni Oddera in Camera del Lavoro Genova

La Camera del Lavoro di Genova e la Fondazione Cepim Onlus, ente di riabilitazione per le persone con disabilità intellettiva di origine genetica, hanno organizzano per oggi una giornata dedicata alla moto terapia. Grazie alla preziosa disponibilità dei piloti Vanni Oddera, Massimo Bianconcini e Francesco Buetto, in Cgil in Via S. Giovanni d’Acri a Cornigliano sono stati organizzati, a ingresso gratuito, due spettacoli di freestyle motocross, uno che si è svolto questa mattina e uno che si svolgerà nel pomeriggio, seguiti da percorsi di moto terapia dedicati alle ragazze e ai ragazzi delle associazioni, al quartiere e alla città. La giornata di festa ha come filo conduttore la sensibilizzazione ai temi della disabilità e la promozione dell’inclusione sociale a partire dai giovanissimi “Ogni giorno lavoriamo per la tutela dei diritti e oggi in particolare dedichiamo questa giornata di festa ai temi dell’inclusione sociale: sono momenti di arricchimento e sensibilizzazione per tutti, a partire dalle istituzioni che dovrebbero garantire maggiori risorse ai temi della disabilità – commenta Igor Magni Segretario Generale della Camera del Lavoro di Genova – l’obiettivo comune dovrebbe essere quello della piena realizzazione di ogni individuo e della costruzione di una società dove i valori sono la solidarietà e l’inclusione”. Nel corso della manifestazione è stata annunciata la prossima apertura in Camera del lavoro di uno sportello dedicato alle disabilità.

Cgil Genova

‘La Via Maestra’, 25 maggio a Napoli manifestazione nazionale

Per un’Italia capace di futuro, per un’Europa giusta e solidale”. Ore 13.30 corteo da piazza Mancini a piazza Dante

Roma, 08 maggio – ‘La Via Maestra’, composta da 160 organizzazioni e associazioni, tra cui la Cgil, sarà di nuovo in piazza a Napoli il 25 maggioper un’Italia capace di futuro, per un’Europa giusta e solidale”.

“La Costituzione – si legge nell’appello diffuso oggi da ‘La Via Maestra’ – continua ad essere il nostro programma politico: per la democrazia, per la pace, per il clima, per la giustizia sociale, per il lavoro dignitoso, per dare un futuro sostenibile a questo Paese”.

Il corteo, il cui concentramento è previsto per le ore 13.30 in piazza Mancini, sfilerà poi per le vie di Napoli fino a raggiungere piazza Dante dove si terranno gli interventi dal palco.

 

Referendum Cgil, al via la raccolta firme a Sarzana

Giovedì 9 maggio partirà la raccolta di firme per i referendum proposti dalla Cgil a Sarzana. Il banchetto sarà operativo dalle 9 alle 12.30 in via Mazzini davanti alla cattedrale di Santa Maria Assunta.

I quesiti sono quattro. I primi due sui licenziamenti, uno sul superamento del contratto a tutele crescenti e l’altro sull’indennizzo nelle piccole imprese, previsti dal Jobs act. Il terzo riguarda invece la reintroduzione delle causali per i contratti a termine, in questo caso il riferimento legislativo è ad una delega del Jobs act, ma anche alla norma introdotta dal governo Meloni che lascia alle parti individuali la possibilità di indicare esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva. Il quarto è infine relativo agli appalti, sulla responsabilità del committente sugli infortuni.

Il lavoro deve essere tutelato perché è un diritto costituzionale. Deve essere sicuro perché di lavoro si deve vivere e non morire. Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito. Deve essere stabile perché la precarietà è una perdita di libertà.

Cgil su indagine Procura di Genova: “fortemente preoccupati”

La Cgil è fortemente preoccupata per quanto sta emergendo dall’indagine della Procura che sta coinvolgendo i vertici politici della Regione ligure ai massimi livelli, il sistema della gestione portuale e alcuni operatori economici.
Il sistema del quale si legge nel comunicato della Procura fa tremare i polsi per il quadro che emerge dalle prime battute dell’indagine. A questo quadro già preoccupante si aggiungerebbe anche la presenza e la permeazione di organizzazioni mafiose. Uno degli indagati risulta essere tesserato ai pensionati della Cgil al quale, in via cautelativa e ai sensi dello Statuto, i Centri regolatori Cgil regionale e Spi nazionale hanno immediatamente sospeso l’iscrizione.
E’ importante che la Magistratura vada sino in fondo e faccia chiarezza sulle responsabilità politiche e individuali e trasparenza su uno degli asset produttivi più importanti della Liguria.

Cgil Genova e Liguria

Cgil Genova e Liguria: lunedì 13 maggio iniziativa pubblica a sostegno dei referendum abrogativi

Lunedì 13 maggio 2024 dalle ore 10.30 alle 12.30 presso Calata Falcone Borsellino (Porto Antico davanti a Palazzo San Giorgio) si terrà un’iniziativa pubblica a sostegno dei referendum abrogativi sui temi del lavoro. La Cgil sta organizzando una grande campagna di raccolta firme per presentare 4 referendum che cancellino alcune leggi sbagliate; per la Cgil il lavoro deve essere tutelato perché è un diritto costituzionale, deve essere sicuro perché di lavoro si deve vivere e non morire, deve essere dignitoso e perciò ben retribuito e stabile perché la precarietà è una perdita di libertà. L’inseguimento del massimo profitto sta avendo conseguenze pesanti, anche nefaste, su lavoratrici e lavoratori. Da un lato la precarietà, che condanna intere generazioni a una vita senza prospettive e dall’altra la sicurezza sul lavoro che non è garantita visto il tragico bollettino che si rinnova ogni giorno. Un modello di sviluppo sbagliato orientato al massimo profitto a scapito delle condizioni di lavoro di lavoratrici e lavoratori: appalti, subappalti, finte cooperative, esternalizzazioni di attività, sono diventati normali modelli organizzativi di ogni azienda privata e pubblica.

Di questi e altri temi si discuterà nell’iniziativa pubblica di lunedì 13 maggio “Per il lavoro ci metto la firma” che sarà conclusa dal Segretario Generale Cgil Maurizio Landini.

Nel corso della mattina, durante la quale sarà possibile firmare a sostegno dei referendum, sono previsti interventi da parte di lavoratrici e lavoratori e il contributo della Professoressa Enrica Asquer docente di storia contemporanea presso l’Università di Genova.

La Spezia, è partita la raccolta di firme sul territorio provinciale per i quattro referendum promossi dalla Cgil. Le date e gli orari dei banchetti per la raccolta firme

E’ partita la raccolta di firme sul territorio provinciale per i quattro referendum promossi dalla Cgil. Saranno organizzati banchetti per la raccolta nei luoghi di lavoro, nei mercati, nelle vie cittadine di maggior transito (si allega calendario). La raccolta firme terminerà il 30 giugno.

I quesiti sono quattro. I primi due sui licenziamenti, uno sul superamento del contratto a tutele crescenti e l’altro sull’indennizzo nelle piccole imprese, previsti dal Jobs act. Il terzo riguarda invece la reintroduzione delle causali per i contratti a termine, in questo caso il riferimento legislativo è ad una delega del Jobs act, ma anche alla norma introdotta dal governo Meloni che lascia alle parti individuali la possibilità di indicare esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva. Il quarto è infine relativo agli appalti, sulla responsabilità del committente sugli infortuni.

“Una persona che lavora, per essere libera, non deve essere precaria”- dice Luca Comiti, Segretario generale della Cgil spezzina-“Un lavoratore deve avere tutti quei diritti sanciti dalla Costituzione e che siano applicati. Avere cioè una retribuzione dignitosa, il diritto alla salute, all’istruzione. Oggi non è così: c’è troppa precarietà, i salari sono bassi, in realtà sei povero anche lavorando e addirittura si muore sul lavoro perché c’è un funzionamento delle imprese balorde costruite su appalto, subappalto e logica della precarietà.”

“Noi vogliamo dire basta – ha aggiunto – e i referendum indicano la possibilità per i cittadini di partecipare per cambiare la condizione di lavoro e di vita ed è una battaglia che vale per tutto il Paese. La nostra è una battaglia per la crescita e il futuro di questo Paese e si rivolge ai giovani e alle donne, i più penalizzati da questa precarietà. Vogliamo aprire una discussione vera per cambiare il modello sociale ed economico che si è affermato in questi anni”.

Il lavoro deve essere tutelato perché è un diritto costituzionale. Deve essere sicuro perché di lavoro si deve vivere e non morire. Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito. Deve essere stabile perché la precarietà è una perdita di libertà.

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