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L’impegno dello SPI CGIL nelle scuole: tra memoria e futuro

Con l’inizio dell’anno scolastico lo SPI CGIL di Genova ha deciso di dedicare ulteriori energie al lavoro nelle scuole, in continuità con quanto fatto in passato.

In particolare ha preso il via una piccola sperimentazione tesa ad accompagnare le classi coinvolte (la 3 A SIA e la 4 A SIA dell’I.I.S. Montale di Via Timavo) in un percorso laboratoriale capace di connettere la memoria della città e il suo futuro. Sei incontri, da due ore ciascuno, durante i quali gli animatori dello SPI hanno lavorato insieme ai ragazzi, analizzando le trasformazioni (demografiche, sociali, urbanistiche, occupazionali) degli ultimi decenni e immaginando traiettorie di sviluppo possibili.

Un modo per “costruire il futuro” insieme alle ragazze e ai ragazzi, partendo dalla necessaria (ma spesso poco considerata) conoscenza di ciò che è stato.

In questo senso si è deciso di inserire all’interno del percorso laboratoriale la visita alla Fondazione Ansaldo, così come preannunciato in estate (qui l’articolo sulla visita dei volontari SPI alla Fondazione Ansaldo). In quella sede, accompagnati con grande passione e competenza da Beatrice Carabelli, le ragazze e i ragazzi hanno potuto approfondire ulteriormente quanto già discusso in classe con i volontari dello SPI.

Sempre sul terreno della memoria si inserisce la rinnovata collaborazione con il coordinamento genovese di Libera, la rete di associazioni impegnate contro le mafie e la corruzione, che ci ha visto e ci vede tuttora impegnati con tutte le classi quarte – ben dieci – del Liceo Gobetti di Sampierdarena: un viaggio nella storia d’Italia a partire dalle storie contenute nel libro “Terre e libertà. Storie di sindacalisti uccisi dalle mafie”, un’occasione per approfondire il ruolo che ha avuto, e continua ad avere, il movimento dei lavoratori nell’ambito del più vasto movimento antimafia. Storie di impegno, di passione civile: storie di libertà.

Storie come quella di Guido Rossa, il militante sindacale e comunista barbaramente ucciso dalle Brigate Rosse il 24 gennaio del 1979, che come di consueto ricorderemo il prossimo 24 gennaio in un’iniziativa, organizzata dalla Camera del Lavoro Metropolitana di Genova, proprio insieme ad alcune delle classi delle due scuole coinvolte.