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Comunicato stampa

LIGURIA: POCHI CONTRATTI DI QUALITA’ E CROLLO DI QUELLI PRECARI

Genova, 28 febbraio 2019. L’Inps ha pubblicato oggi i dati relativi al IV trimestre 2018 sulle assunzioni, cessazioni e trasformazioni di contratto di lavoro dipendente nel settore privato. In premessa è opportuno sottolineare che non si tratta di occupati, ma di contratti e del solo settore privato; è importante rimarcare questo aspetto perché ci possono essere anche più contratti per una sola persona.

I dati sui contratti sono comunque indicativi di una tendenza che per la Liguria non pare essere buona. Secondo quanto elaborato da Marco De Silva responsabile dell’ufficio economico Cgil Liguria il quarto trimestre 2018 ha subito una pesante contrazione (- 12,1 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) soprattutto nei contratti precari, in particolare la tipologia del tempo determinato con 4.642 contratti contro i 6.976 dell’anno precedente (- 18,5 per cento) e della somministrazione con 1.467 contratti contro i 2.427 del 2018 (- 31.3 per cento).

Per Federico Vesigna Segretario Generale Cgil Liguria “I dati del quarto trimestre del 2018 fotografano per la Liguria una doppia situazione: da un lato si misurano certamente le conseguenze del crollo Ponte Morandi e dall’altro si registrano i primi effetti del Decreto dignità che è riuscito nell’intento di ridurre la precarietà facendo sparire – aggiunge ironicamente – migliaia di contratti a termine”. E aggiunge “Con i dati rilevati nel quarto trimestre le premesse per i primi mesi del 2019 difficilmente saranno buone. Certamente anche la Liguria è dentro al processo generale nazionale di rallentamento dell’economia, ma lo scenario che abbiamo di fronte ha una incognita in più, in quanto, al netto dei tempi della ricostruzione del Ponte, si fa molta fatica a vedere gli effetti del Decreto Genova”.

Marco De Silva responsabile dell’Ufficio Economico Cgil Liguria entra nello specifico dei dati 2018 “Il saldo tra assunzioni e cessazioni è positivo (+ 8.543 contratti) e questo conferma, o meglio confermava, una timida ripresa anche nella nostra regione. Ma se si analizza il quarto trimestre la tendenza cambia in quanto il saldo occupazionale del IV trimestre 2018 (assunzioni meno cessazioni) è negativo per 7.921 contratti. In questo dato è molto significativo il crollo dei contratti di somministrazione e dei contratti a termine che rappresentano oltre il 60 per cento di tutte le nuove assunzioni“ e aggiunge “Tra i dati positivi, anche se purtroppo poco significativi, sono le trasformazioni di contratto in rapporti di lavoro a tempo indeterminato: ben il 92,7 per cento in più rispetto all’anno precedente. Purtroppo però i contratti stabili sono sempre più marginali nei flussi di assunzione (rappresentano ormai solo l’11 per cento del totale) e  non riescono ad incidere in modo significativo sul saldo occupazionale”.

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