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Imperia: incontro Prefetto e presidio per lo sciopero generale Cgil e Uil su sicurezza e fisco

Ieri mattina in Piazza Bianchi a Imperia insieme alla CGIL e alla UIL centinaia di lavoratori, pensionati e cittadini hanno manifestato per avere risposte più concrete, più sicurezza per il e sul lavoro, una riduzione delle tasse semplicemente facendole pagare a chi oggi ancora ne evade per il 70% , per dire basta alla precarietà e alla falsa occupazione ma anche per denunciare le condizioni nel nostro territorio partendo dalla situazione della sanità, dal numero di infortuni, purtroppo anche mortali,  aumentati già nei primi due mesi del 2024 e del trasporto pubblico locale dove nei paesi dell’entroterra i servizi vengono ridotti o addirittura soppressi.

Al termine del presidio abbiamo portato le istanze della protesta all’Illustrissimo Prefetto di Imperia, il quale, dimostrando un grande senso di praticità e condivisione delle problematiche sollevate, ha da subito accolto la richiesta dei Sindacati per aprire un tavolo con le Organizzazioni sindacali Confederali e con gli Enti istituzionali (INAIL, Ispettorato, ASL ) al fine di stipulare un protocollo operativo a garanzia di una più accurata attenzione alla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro

 

 

CGIL                                 UIL

Tiziano Tomatis           Milena Speranza.

Sciopero ad oltranza in GLS a partire dalle ore 4,30 di giovedì 11 aprile per Tfr e competenze

bandiera filt
bandiera filt

GLS sciopero a oltranza confermato.

Filt Cgil Genova e Liguria e Uiltrasporti Liguria confermano lo sciopero ad oltranza in GLS con presidi davanti ai cancelli della GLS Enterprise di Genova e Carasco, a partire dalle ore 4,30 di giovedì 11 aprile, e fino a quando le lavoratrici e i lavoratori non avranno ricevuto il dovuto, come da conteggi da inviati.

GLS (obbligata il solido) continua a non intervenire su competenze di fine rapporto e TFR non pagati

Genova, 10 aprile 2024 – Sciopero confermato per le addette e gli addetti alla distribuzione e movimentazione delle merci della GLS di Genova e Carasco con presidi a partire dalle 4,30 del mattino di giovedì 11 aprile e fino a quando le lavoratrici e i lavoratori non avranno ricevuto il dovuto, come da conteggi già in possesso del committente.

Trattamento di fine rapporto, ferie, permessi e ROL. sono spariti dall’orizzonte di 150 lavoratori. A parte una debole proposta di pagamento a rate del Gruppo Astra, nuovo fornitore , GLS Enterprise – che è il soggetto legalmente obbligato in solido al pagamento delle spettanze di fine rapporto e TFR – ad oggi diserta nelle interlocuzioni (dopo che aveva affidato le lavorazioni e saldato anche le fatture alla società Prisma S.r.l volatilizzata).

Le segreterie Filt Cgil Genova e Liguria e Uiltrasporti Liguria, nel corso del mese di febbraio e marzo 2024, hanno più volta sollecitato il committente GLS a prendere in mano la questione, come impone la legge, ma l’impresa ha fatto orecchie da mercante, a sfregio dei lavoratori che sono in difficoltà economica.

La società Prisma S.r.l è uscita dagli appalti di movimentazione delle merci e distribuzione per conto del committente GLS Enterprise S.r.l di Genova e Chiavari, ed è sparita, e con essa sono spariti i soldi delle lavoratrici e dei lavoratori- La GLS Enterprise già nel 2022 era entrata nel mirino della Procura della Repubblica di Milano, per un percorso verso la Legalità, ma crediamo che questo percorso verso una filiera sana e corretta i vertici non lo abbiano ancora iniziato e neppure compreso, stante l’accaduto.

Oltre alle competenze, la società Prisma S.r.l non ha consegnato ai lavoratori la documentazione CU 2024 riferita ai redditi 2023, ha omesso di versare parte di contribuiti previdenziali, danneggiando pesantemente i lavoratori a livello pensionistico ed esponendoli così a verifiche fiscali per mancata presentazione della dichiarazione dei redditi.

Filt Cgil Genova e Liguria e Uiltrasporti Liguria hanno già scritto alla Procura della Repubblica di Milano e di Roma dove ha lsede lPrisma S.r.l con l’intento di portare a conoscenza di quanto sta avvenendo l’opinione pubblica e le istituzioni. “Occorre procedere con gli accertamenti dovuti per riportare nell’ambito della legalità GLS Enterprise , ma non solo con le parole e con le dichiarazioni, ma con un sistema di verifica capillare delle società, il possibile crac è dietro la porta. Non si possono coinvolgere lavoratori ignari a strategie per fare cassa e poi sparire nel nulla– dichiarano Marco Gallo e Giovanni Ciaccio di Filt Cgil Genova e Liguria e della Uiltrasporti Liguria – I lavoratori per colpa di un mancato controllo da parte della GLS Enterprise stanno subendo un danno economico impressionante, e ancora una volta, risultano l’anello debole della filiera della logistica non per loro scelta”

Un migliaio in corteo alla Spezia per lo sciopero generale di Cgil e Uil:”Basta morti sul lavoro”

“Basta morti sul lavoro”. E’ questo il messaggio forte e chiaro che è uscito stamattina dal corteo per lo sciopero generale su sicurezza sul lavoro, fisco equo, responsabilità sociale dell’impresa indetto da Cgil e Uil. Un migliaio di lavoratrici e lavoratori che hanno sfilato dalla Prefettura a Piazza Chiodo e ritorno, con in testa i lavoratori di Enel ed i riders.

“Mai come oggi la salute e la sicurezza sul lavoro devono diventare un vincolo per poter esercitare l’attività di impresa- hanno detto Luca Comiti, Segretario della Cgil della Spezia e Marco Furletti, Coordinatore Uil Liguria- Occorre cancellare le leggi che negli anni hanno reso il lavoro precario e frammentato, superare la logica del subappalto a cascata e ripristinare la parità di trattamento economico e normativo per le lavoratrici e i lavoratori di tutti gli appalti pubblici e privati. E’ indispensabile rafforzare subito le attività di vigilanza e prevenzione incrementando le assunzioni nell’Ispettorato del Lavoro e nelle Aziende Sanitarie Locali. Mai recarsi al lavoro senza un’adeguata formazione e sì al diritto alla formazione continua per tutte le lavoratrici e i lavoratori. Occorre una vera patente a punti per tutte le aziende e tutti i settori che blocchi le attività delle imprese che non rispettano le norme di sicurezza e la loro partecipazione agli appalti. Diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di eleggere in tutti i luoghi di lavoro i propri rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Obbligo delle imprese ad applicare i CCNL firmati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative ed al rispetto sulle norme della sicurezza quali condizioni per poter accedere a finanziamenti e incentivi pubblici.”

Sciopero Cgil e Uil per sicurezza sul lavoro, riforma fisco, nuovo modello di sviluppo economico. In 5 mila a Genova

sciopero cgil uil
sciopero cgil uil

Oltre 5 mila lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, hanno partecipato questa mattina alla grande manifestazione di Genova che si è tenuta in occasione dello sciopero generale di 4 ore del settore privato proclamato da Cgil e Uil.

Zero morti sul Lavoro, una giusta riforma fiscale, un nuovo modello sociale e di fare impresa sono le tematiche che hanno chiamato alla mobilitazione Cgil e Uil, anche alla luce dei nuovi e sconvolgenti fatti avvenuti nel Lago di Suviana, in Emilia Romagna.

Secondo gli ultimi dati Inail disponibili, nel primo bimestre del 2024, in Liguria si registra un aumento delle denunce di infortunio (2.880 pari a + 1,5% , di cui 1711 a Genova) e di quelle con esito mortale (4 contro le 3 del 2023); in aumento del 78% sull’anno precedente le denunce delle malattie professionali. È quindi con un nuovo carico di rabbia e dolore che questa mattina Cgil e Uil hanno scandito le loro rivendicazioni nel comizio davanti alla Prefettura di Genova: la salute e la sicurezza sul lavoro devono diventare un vincolo per poter esercitare l’attività di impresa, lavoratori dipendenti e pensionati pagano oltre il 90% del gettito IRPEF, mentre intere categorie economiche continuano a non pagare fino al 70% delle imposte dovute e poi, Cgil e Uil, vogliono rimettere al centro delle politiche economiche e sociali del governo e delle imprese il valore del lavoro a partire dal rinnovo dei contratti nazionali e da una legge sulla rappresentanza.

“Oggi migliaia di lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate, sono scesi in piazza per chiedere a questo Governo di essere ascoltati – hanno dichiarato Igor Magni segretario generale Camera del Lavoro di Genova e Maurizio Calà Segretario Generale Cgil Liguria – al vicario del Prefetto di Genova abbiamo chiesto di ascoltare la parte migliore del Paese, quella che paga le tasse e lo porta avanti, quella che è stanca di subire scelte sbagliate su lavoro e fisco, quella che chiede che il posto di lavoro sia un luogo sicuro dove il diritto a salute e sicurezza è rispettato – e concludono – la protesta di oggi continua e continuerà sino a quando non si avranno risposte sui temi posti dalla piattaforma unitaria Cgil e Uil che riproporremo in piazza a Roma nella grande manifestazione nazionale del prossimo 20 aprile”.

Per Emanuele Ronzoni, commissario straordinario Uil Liguria: “La situazione è insostenibile sul territorio ma in tutto il Paese. La sicurezza è la priorità delle priorità per la Uil. Dopo la pandemia molte imprese hanno forzato, e continuano a farlo, sulla sicurezza per recuperare i profitti persi durante l’emergenza. Sul lavoro siamo di fronte a un’emergenza nazionale e le responsabilità sono in capo a tutti. Il governo deve assumere decisioni immediate. Sempre il governo aveva prospettato l’assunzione di nuovi ispettori ma sul territorio la carenza si fa sentire. Solo ieri un nostro iscritto, lavoratore del porto, ha rischiato la vita durante un’operazione banale su una nave da crociera: la passerella ha ceduto sotto i suoi piedi perché era vecchia e arrangiata. Le leggi ci sono ma non vengono rispettate, quindi siamo di fronte a veri e propri reati, in alcuni casi omicidi sul lavoro. Tanto che abbiamo chiesto con forza la costituzione di una procura speciale che prenda in carico questa emergenza”.

 

80esimo anniversario strage della Benedicta, Magni (Cgil) “Noi quella storia non l’abbiamo dimenticata e la ricorderemo sempre, ogni giorno, perché non succeda mai più”

Leggiamo in un comunicato del Comune di Genova di ricordo degli 80 anni dall’eccidio della Benedicta che 154 persone persero la vita. Dalle righe in questione non si capisce per mano di chi e per quale motivo. Si è trattato di strage, di una strage fascista e nazista, di chi aveva portato il Paese in guerra, nel dramma della dittatura, dell’azzeramento dei diritti, del terrore nei posti di lavoro e nelle case, delle deportazioni operaie, delle leggi razziali, dello sterminio nei campi di concentramento, della violenza sovranista e della negazione della libertà.
Non citare tutto questo significa offuscare la pagina più drammatica della nostra storia confondendo i piani tra chi quella vergogna l’ha causata e chi, lottando in montagna ed in città, ha riportato la democrazia in questo Paese al prezzo altissimo del proprio sacrificio, della propria vita. Noi quella storia non l’abbiamo dimenticata e la ricorderemo sempre, ogni giorno, perché non succeda mai più. Così farà anche la città e l’intero Paese, lo dobbiamo a quei morti e ai nostri giovani.

Igor Magni, Segretario Generale Cgil Genova

Def: Cgil, una scatola chiusa, chiediamo garanzie a partire dai 17mln di lavoratori che nel 2025 potrebbero perdere 100 euro al mese

“Tra una tantum da confermare, nuovo patto di stabilità e una crescita che sarà significativamente inferiore rispetto a quella preventivata, la prossima manovra di bilancio parte, a essere ottimisti, da meno 25 miliardi, solo per confermare le misure in essere e non cambiare nulla”. Così il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari, dopo il via libera del consiglio dei ministri al Documento di economia e finanza che lo definisce: “Una scatola chiusa”.

“La linea del Governo – prosegue il dirigente sindacale – è nota, ribadita chiaramente e a più riprese dalla presidente del Consiglio: piuttosto che andare a prendere i soldi dove ci sono, attraverso la lotta all’evasione, la tassazione di extra profitti, rendite, grandi patrimoni, e una maggiore progressività fiscale, meglio tagliare la spesa pubblica”.

Per Ferrari: “Ecco spiegata la reticenza del Documento di economia e finanza. Per non ammettere che, senza cambiare profondamente le politiche economiche e sociali, non ci saranno risorse per confermare il taglio della decontribuzione, l’accorpamento dei primi due scaglioni Irpef, per rinnovare i contratti del pubblico impiego, per sostenere una sanità pubblica ormai a rischio collasso, per una vera riforma previdenziale, si fotografa una situazione statica, evitando di anticipare le scelte dell’Esecutivo. La ragione ufficiale è che bisogna aspettare l’approvazione definitiva del nuovo Patto di Stabilità, quella reale è che vogliono aspettare le elezioni europee, rimandando le pessime notizie a dopo il voto”.

“Si crea così – avverte il segretario confederale – una situazione di grave incertezza per 17 milioni di lavoratori, che potrebbero subire una decurtazione del salario netto, già falcidiato dall’inflazione, di 100 euro al mese nel 2025”.

“Si tratta, inoltre, di un inaccettabile deficit di informazione verso i cittadini, che invece dovrebbero potersi recare alle urne, consapevoli degli orientamenti del Governo per la manovra finanziaria del prossimo anno. Si è deciso di procedere con misure provvisorie su decontribuzione, fisco e lavoro, si è subito avallato il ritorno dell’austerità in Europa, adesso – conclude Ferrari – ci si assuma almeno la responsabilità di spiegare agli italiani cosa li aspetta nell’immediato futuro”.

Flc Cgil: martedì 7 maggio 2024 si terranno le elezioni del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.

Il prossimo 7 maggio 2024, dalle ore 8 alle ore 17, docenti, personale educativo, ATA e dirigenti voteranno in tutte le scuole italiane per eleggere le proprie rappresentanze nel Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.


Il CSPI è l’organismo di rappresentanza della scuola italiana, abolito nel 2013 e successivamente ripristinato nel 2015 dopo una vera e propria battaglia
 politica e giudiziaria condotta in solitudine dalla FLC CGIL.

Il CSPI è un organo consultivo, che esprime pareri, anche di propria iniziativa, sui provvedimenti del Ministero dell’Istruzione. Questo consente, ai rappresentanti eletti, di essere interpellati di diritto prima dell’approvazione di decreti e leggi sulla scuola.

Chi?

Ha diritto di voto chi lavora nelle scuole statali: docenti, personale educativo e ATA (anche il personale con contratto a tempo determinato annuale o fino al termine delle lezioni), e dirigenti scolastici. Vota anche il personale in comando e in distacco.

Ogni elettore vota per eleggere uno o più rappresentanti relativi alla propria componente.

Le componenti (con il corrispondente numero di rappresentanti da eleggere) sono:

– docenti scuola dell’infanzia (1)

– docenti scuola primaria (4)

– docenti scuola secondaria primo grado (4)

– docenti scuola secondaria secondo grado (3)

– dirigenti scolastici (2)

– personale ATA (1)

Come?

Si vota per la lista della componente di cui si fa parte mettendo una croce sul numero romano che individua la lista “CGIL- Valore Scuola” nella scheda elettorale.

È possibile esprimere anche le preferenze. Il numero delle preferenze esprimibili è pari al numero dei rappresentanti da eleggere per ciascuna componente.

Dove?

Presso la sede dell’istituzione scolastica in cui si presta servizio nel giorno delle elezioni o, per i dirigenti scolastici e il personale di convitti ed educandati, nelle sedi indicate dall’Ufficio scolastico regionale.

Quando?

7 maggio 2024, dalle ore 8 alle ore 17.

 

Come FLC  stiamo organizzando degli appuntamenti on line per la presentazione delle candidate e dei candidati con il seguente calendario:

Martedì 9 aprile dalle ore 13.00 alle ore 16.00 assemblea sindacale per il personale docente della scuola secondaria di primo grado:

accesso tramite il link: https://meet.google.com/ngp-szvi-xrr

con il seguente Ordine del giorno:

– Docenti, CCNL 19-21,

– CSPI Presente e futuro della scuola secondaria di primo grado

Lunedì 15 aprile dalle ore 16.00 alle ore 19.00 Assemblea sindacale del personale ATA:

Accesso tramite il link: http://meet.google.com/cow-abxk-zbz

con il seguente ODG :

– Posizione economiche del personale ATA ( Art 79 CCNL 2019-2021)

– progressioni tra le Aree ( Art 58 CCNL 2019-2021)

– norme di prima applicazione ( Art 59 CCNL 2019-2021)

Giovedì 18 aprile dalle ore 13.00 alle ore 16.00 assemblea sindacale per il personale docente della scuola secondaria di secondo grado:

Accesso tramite il linkhttps://meet.google.com/gnr-xzvk-hen

con il seguente Ordine del giorno:

– Riforma Valditara e sperimentazioni scuola secondaria di secondo grado

Seguiranno gli appuntamenti per i docenti di scuola primaria e infanzia,

Tutte le informazioni relative alle elezioni CSPI sono consultabili sulla pagina Facebook FLC CGIL Genova

Elena Bruzzese
Segretaria Generale FLC CGIL Genova

Sicurezza sul lavoro. Feneal Uil e Fillea Cgil: giovedi 11 aprile 8 ore di sciopero per l’edilizia, legno-arredo, lapidei, cemento, laterizi.

Feneal e Fillea hanno proclamato per giovedì 11 aprile 2024, 8 ore di sciopero nei settori delle costruzioni del Legno e Arredo, del Lapideo, del Cemento e dei Laterizi, in pratica in tutti i settori rappresentati dalle due categorie di Cgil e Uil.

Feneal e Fillea chiedono più sicurezza sul lavoro attraverso il potenziamento delle norme già in essere e l’introduzione di nuovi strumenti che qualifichino maggiormente le imprese su questi temi a partire dall’introduzione della patente a punti per portare la parità di trattamento economico e normativo negli appalti privati, strumenti che valgono per le imprese a cui chiediamo di fare una battaglia comune contro chi fa dumping, concorrenza sleale, si improvvisa imprenditore senza formazione, dipendenti, mezzi e organizzazione del lavoro adeguati.

L’appuntamento della manifestazione è fissato a Imperia Piazza Bianchi a partire dalle ore 9.30.

William Amoretti Fillea Cgil Imperia e Marco De Andreis Feneal Uil Liguria

È stato istituito il tavolo di lavoro tra il Comune di Genova e i sindacati per monitorare impatto cantieri cittadini su spostamenti casa-lavoro

Questa mattina è stata firmata dal sindaco Marco Bucci e dai rappresentanti di CGIL, CISL e UIL di Genova insieme a F.P. CGIL, CISL F.P. e UIL – FPL la bozza di accordo per istituire un tavolo permanente di confronto in relazione al monitoraggio della situazione legata alla presenza di cantieri nella città di Genova, in particolar modo riguardo le problematiche legate alle questioni relative alle loro interferenze con la mobilità pubblica e privata.

“Siamo soddisfatti di questo accordo – spiegano Igor Magni (Cgil Genova), Marco Granara (Cisl Genova) e Emanuele Ronzoni (Uil Liguria) – perché permette da un lato di favorire l’applicazione dello smart working per i lavoratori delle aziende genovesi e dello stesso Comune di Genova ma contemporaneamente consente di individuare soluzioni utili per la città al fine di alleggerire l’impatto dei cantieri che avranno inevitabilmente ripercussioni sul traffico limitando dove possibile lo spostamento dei lavoratori”.

Presentato il XIV Rapporto sulla contrattazione sociale e territoriale

La Cgil e la Fondazione Giuseppe Di Vittorio hanno presentato la nuova edizione dello studio dedicato alla “Contrattazione sociale. L’azione sindacale nel territorio come strumento di partecipazione e trasformazione”.

Uno strumento utile e necessario per un’attività nella quale il Sindacato dei pensionati è direttamente impegnato.

In un contesto in cui aumentano le diseguaglianze, di cui spesso la popolazione anziana paga un caro prezzo, la contrattazione sociale e territoriale è essenziale per rispondere ai bisogni della cittadinanza.

È compito del sindacato, infatti, affrontare povertà, disagio economico e sociale, divari territoriali, carenza di servizi – che spesso conducono all’isolamento, accrescono il senso di paura e insicurezza, indeboliscono la coesione e, in ultima analisi, la democrazia – anche utilizzando questa leva.

ALLEGATI
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