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Comunicato stampa Filctem-Femca-Uilcem e RSU Sede Eni di Genova

Discussione su Eni Genova: contenuti, non solo Sede

Genova, 2 marzo 2012 – A fronte di nuovi posti di lavoro e di nuove attività direzionali destinate da Eni alla città, i lavoratori di Genova, riuniti in Assemblea il 14 febbraio 2012, si sono detti disposti a mettere in gioco anche la Sede Storica di Piazza della Vittoria. Questa sede è oggi il segno distintivo della presenza di attività eccellenti Eni sul nostro territorio.  Per questo motivo questa proposta è carica di un significato non solo simbolico.

Ricordiamo che la presenza Eni sul territorio conta attualmente 450 dipendenti (300 nella Sede Storica ed altri 150 distribuiti in vari insediamenti produttivi) che sono il fulcro di un comparto energetico che occupa circa 1000 posti di lavoro in tutta la provincia di Genova, generando quindi un considerevole indotto.

Le OOSS e tutte le RSU aziendali chiedono con forza per Genova:

  • il rispetto degli accordi sindacali sottoscritti, che a fronte dell’avvenuto turnover, prevedono per le attività radicate a Genova nuove assunzioni di personale giovane e qualificato;
  • nuove attività, più posti di lavoro e la valorizzazione delle competenze e delle professionalità presenti nella sede genovese, invertendo il trend negativo dell’ultimo ventennio che ha visto un progressivo svuotamento, impoverimento ed invecchiamento dell’occupazione;
  • nel caso in cui Eni valutasse di lasciare il palazzo di Piazza della Vittoria, di decidere utilizzando esclusivamente criteri oggettivi, misurabili e complessivi di efficacia ed efficienza. L’eventuale nuova collocazione su Genova, come accade oggi, dovrà mantenere i lavoratori e le attività in un unico sito.

Le Organizzazioni Sindacali non saranno disponibili a condividere scelte in contrasto con quanto sopra esposto, anzi si attendono che le prossime decisioni aziendali siano congruenti con l’idea di una futura crescita delle attività e delle professionalità presenti, con tangibili benefici anche a livello di nuova occupazione.

LE SEGRETERIE TERRITORIALI
FILCTEM CGIL – FEMCA CISL – UILCEM UIL

LE RSU DELLA SEDE ENI DI GENOVA

 

Le “dimenticanze” del Presidente di Iren

Articolo di Truscia, Granara e Colli pubblicato su “Il Secolo XIX” in data 12/11/2011

Nelle scorse settimane è apparsa su questo giornale l’intervista al Presidente del Gruppo Iren.

Risulta inaccettabile il modo poco rispettoso con cui il Presidente ha liquidato la domanda  della giornalista sullo stato di agitazione proclamato nel gruppo (peraltro sospeso a Genova a seguito dell’alluvione). L’affermazione che non vi sia stata dichiarazione di esuberi, ma eventualmente di un parziale blocco del turn over non  risponde a verità. Per chi ha memoria corta ricordiamo che sulla fusione e gli eventuali effetti conseguenti si sono siglati accordi nazionali che prevedono puntuali impegni: e’ forse questo  un modo poco elegante per aggirare gli accordi sottoscritti pochi mesi or sono? Se necessario, ricordiamo al Presidente di Iren quello che e’ avvenuto in tutti questi mesi di trattativa ai tavoli territoriali: a Genova l’azienda si e’ presentata chiedendo la riduzione del personale come precondizione per qualsiasi confronto, arrivando anche per la prima volta nella storia delle relazioni sindacali in questa azienda, anche pre-fusioni, a disdettare accordi già sottoscritti nel 2010 con le rappresentanza sindacali unitarie del gas e dell’acqua che prevedevano proprio il rispetto parziale del turnover . Inoltre, a fronte della richiesta sindacale di impostare il confronto garantendo più qualità del servizio per i cittadini e una maggiore professionalità del personale come condizione necessaria per il mantenimento di una azienda con caratteristiche industriali sul territorio, il presidente ha risposto che non e’ pensabile spendere un euro in più sulla qualità del servizio; condizione che non sarebbe condivisa dalla proprietà (ciò significa che il Comune di Genova vede Iren solo come fonte di remunerazione?) e che non comprende la richiesta sindacale di coprire le attività del gas e dell’acqua con personale aziendale in quanto: “una volta che il lavoro e’ svolto bene non e’ importante chi lo ha fatto e quale casacca indossi”. Ormai nelle aziende del Gruppo vi e’ la costante presenza  di ditte esterne che intervengono in molte attività operative e amministrative, anche  tra le più delicate e dove si contano oltre cento esterni, perdendo professionalità interne e sostanzialmente personale fuori da un controllo reale anche nell’ambito della sicurezza. (sono presenti tipologie di lavoro precarie e fuori dall’ambito del contratto nazionale di lavoro). Le organizzazioni sindacali pretendono che questa azienda mantenga le proprie caratteristiche di conoscenza del territorio, le sole che riteniamo possano garantire  le sinergie necessarie per realizzare investimenti nel settore.

Oggi sembra che le attenzioni della dirigenza siano rivolte solo alla borsa, al valore della quota e ai dividendi degli azionisti senza tener in alcun conto le risposte che una multiutility a maggioranza pubblica dovrebbe al contrario garantire al  territorio, ai lavoratori che in esso Iren impiega e alla qualità del servizio ai cittadini.

Francesco Truscia Filctem Cgil Genova

Marco Granara  Femca Genova

Elisabetta Colli Uilcem Genova

PROCLAMAZIONE STATO DI AGITAZIONE LAVORATORI DEL GRUPPO IREN

Lettera delle Segreterie Territoriali Filctem-Femca-Uilcem che indice lo stato di agitazione dei lavoratori e comunicato delle RSU congiunte del Gruppo Iren Genova

COMUNICATO UNITARIO SU CARMAGNANI E SUPERBA

Comunicato delle Segreterie Territoriali di FILCTEM CGIL, FEMCA CISL e UILCEM UIL in merito alle notizie apparse sui giornali, riguardanti il futuro delle Società Carmagnani e Superba.

Stoppani: saranno prorogati i contratti a tempo determinato

COMUNICATO UNITARIO
CGIL CISL UIL GENOVA

Mancano pochi giorni alla scadenza dei contratti di lavoro a tempo determinato dei lavoratori ex Stoppani (30 giugno) attualmente in forza alla gestione del Commissario Straordinario del sito di Cogoleto. Dopo ripetuti incontri avuti in questi ultimi mesi tra le OO.SS. Cgil Cisl Uil, Regione Liguria, Provincia di Genova, i Comuni di Arenzano e Cogoleto e il Commissario Straordinario non si intravedono ancora soluzioni definitive per garantire la continuità occupazionale di tutti i lavoratori interessati.

La Regione Liguria accogliendo la richiesta delle OO.SS. ha individuato le risorse per prolungare la scadenza del termine dei contratti fino al 31 dicembre 2011 al fine di evitare i licenziamenti.  Pesano forti incognite sul programma dei lavori di messa in sicurezza e della bonifica dello stabilimento, le risorse sono esaurite e il Governo non ha manifestato ancora la chiara volontà di mettere a disposizione ulteriori fondi e di prorogare il decreto di nomina del Commissario Straordinario.

Così come dichiarato dalle OO.SS. alle Istituzioni e al Commissario Straordinario i mesi che ci separano dal 31 dicembre dovranno essere utilizzati per attivare confronti costruttivi al fine di individuare soluzioni utili per la salvaguardia dell’occupazione.

Cgil Cisl Uil Genova

Genova, 13 giugno 2011

Riorganizzazione Distribuzione Gas: la Lega boicotta gli “Ambiti” – Presa di posizione della Filctem-Cgil

Comunicato stampa

“Con il provvedimento approvato recentemente dalla commissione Attività Produttive della Camera il decreto legislativo sugli ambiti per la distribuzione del gas viene minato. Il killer? Ancora la Lega”,  così commenta Gabriele Valeri, segretario nazionale Filctem-Cgil, la notizia a proposito delle decisioni prese dalla maggioranza della commissione parlamentare.
Il Governo, sia pure con gravi ritardi, aveva recentemente recepito l’esigenza che l’effettuazione delle gare per l’affidamento della distribuzione del gas conseguente all’applicazione del d.lgs 164/2000 sulla liberalizzazione del mercato unico del gas avvenisse non più per ogni singolo Comune (oltre 6.500 le concessioni in scadenza tra il 2011 e 2013, n.d.r.) ma per “ambiti territoriali”, proprio per superare la frammentazione del servizio, migliorarne la qualità e l’efficienza, contenerne i costi di gestione. “La Lega – incalza Valeri – è recidiva: infatti non solo è responsabile dell’allungamento dei tempi per l’emanazione del “decreto ambiti”, ma anche della esagerata moltiplicazione degli ambiti stessi “(infatti inizialmente avrebbero dovuto essere non più  di 80, invece sono diventati 177, n.d.r.).
“Per ragioni di bottega, magari di qualche Comune da lei amministrato, la Lega – conclude polemico Valeri – non esita a scaricare i costi della frammentazione sui cittadini.”
Stessa sorte – sponsor sempre la Lega – per l’altro provvedimento approvato dalla commissione, relativo alla decisione di estendere alle aziende pubbliche dell’energia elettrica con meno di 5.000 utenti gli aiuti previsti per le isole non collegate alla rete nazionale. “Alla faccia della buona amministrazione – conclude Valeri -, tanto paga Pantalone… !”

Roma, 19 maggio 2011

Sciopero generale Cgil 6 maggio 2011: modalità nei nostri settori

Comunicato stampa nazionale                                                        

6 MAGGIO: LA FILCTEM-CGIL INVITA TUTTE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI CHIMICI, TESSILI DELL’ENERGIA E DELLE MANIFATTURE AD ADERIRE ALLO SCIOPERO GENERALE CGIL

La  Filctem-Cgil fa appello a tutti i lavoratori chimici, tessili, dell’energia, delle manifatture e dell’artigianato ad aderire allo sciopero generale proclamato dalla Cgil  venerdì 6 maggio e a partecipare attivamente a tutte le manifestazioni che si svolgeranno a sostegno delle iniziative di lotta e delle proposte sul fisco e il lavoro avanzate dalla Confederazione.
“Le ragioni della mobilitazione – si legge in un recente documento approvato dal direttivo dell’organizzazione –  risiedono tutte nella evidente incapacità del Governo italiano che, al contrario di altri paesi europei, non ha saputo mettere in campo un progetto serio per affrontare la crisi economica più grave dal dopoguerra ad oggi”.
La Filctem-Cgil – nel denunciare con forza il depotenziamento e la mutilazione dei cinque progetti di filiera innovativa previsti da “Industria 2015” –  rivendica dal Governo una nuova politica industriale degna di questo nome,  che sia in grado di rilanciare gli investimenti per fermare l’emorragia di lavoro (500.000 occupati in meno negli ultimi quattro anni);  riordinare gli incentivi puntando sui programmi di ricerca e di innovazione industriale, particolarmente nel Sud;  indicare nuove misure produttive che puntino in settori e prodotti sostenibili (“green economy”), ad alto valore tecnologico e di conoscenza; favorire la crescita dimensionale delle piccole e medie imprese; riconquistare un modello contrattuale unitario e battere la pratica degli accordi separati; definire rapidamente tavoli nazionali di confronto  per la chimica, l’energia e l’intera filiera del settore tessile in grado di salvaguardare le produzioni, i siti industriali, le infrastrutture e l’occupazione per uscire a testa alta dalla crisi competendo ad armi pari in campo internazionale.
Durante la giornata dello sciopero generale, la Filctem-Cgil fa sapere che assicurerà, come sempre ha fatto, i servizi di interesse generale pertinenti i propri settori (acqua, luce e gas) e che saranno garantiti gli interventi a tutela della sicurezza degli impianti e della continuità del servizio.

Roma, 3 maggio 2011

Presentazione volume: L’insurrezione legale

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COMUNICATO STAMPA

LUNEDI 18 APRILE 2011 ORE 17.00
sala San Giorgio della Compagnia Unica
p.le San Benigno – Genova
Presentazione libro:
L’INSURREZIONE LEGALE
ITALIA, GIUGNO-LUGLIO 1960.
LA RIVOLTA DEMOCRATICA CONTRO IL GOVERNO TAMBRONI

Lunedì 18 aprile 2011 alle ore 17.00 presso la Sala San Giorgio della Compagnia Unica in p.le San Benigno a Genova si terrà la presentazione del libro “L’insurrezione legale. Italia. Giugno – Luglio 1960. La rivolta democratica contro il Governo Tambroni”.
In occasione del cinquantesimo anniversario degli avvenimenti del giugno-luglio 1960, quando il governo Tambroni retto da voti decisivi del MSI, fu costretto alle dimissioni da imponenti manifestazioni di piazza, il volume rilegge la successione di quegli eventi e ne esamina le ragioni. Si trattò di una svolta drammatica nella storia repubblicana, segnata dal sangue di 10 cittadini innocenti. La ricostruzione degli eventi è affidata ad un ampio saggio storico di Fabrizio Loreto, che analizza la crisi politica e istituzionale del 1960 ed esamina il ruolo dei diversi attori politici e sociali in campo, offrendo un originale interpretazione anche sulla base delle acquisizioni storiografiche più recenti e di un ricco patrimonio documentario. Il volume raccoglie inoltre relazioni e contributi dei convegni realizzati nel 2010 dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio a Genova, Roma, Catania, Palermo e Reggio Emilia, cioè nelle città dove più alta si levò allora la protesta popolare in difesa della democrazia e della Repubblica. Fra i contributi, molti sono quelli dei protagonisti diretti di quella stagione, di intellettuali e di studiosi come Pietro Ingrao, Guido Bodrato, Armando Cossutta, Alfredo Reichlin, Aldo Tortorella, Fulvio Cerofolini, Guglielmo Epifani, Marco Revelli, Adolfo Pepe, Curzio Maltese, Moni Ovadia, Fernanda Contri.
Alla presentazione interverranno Ivano Bosco Segretario Generale Camera del lavoro Genova, Carlo Ghezzi Presidente Fondazione G. Di Vittorio, Paolo Arvati Sociologo, Silvano Ciuffardi Vice Console Compagnia Unica. Il volume è edito da Ediesse e contiene in omaggio il dvd del film documentario di Mimmo Calopresti “1960 I Ribelli”.

 

Il programma della giornata