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Gas-Acqua: venerdì 14/01/2011 sciopero nazionale

Comunicato stampa

GAS-ACQUA: VENERDÌ 14 GENNAIO
È SCIOPERO NAZIONALE DI OTTO ORE
PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO DI LAVORO

Presidio a Roma sotto la sede del ministero dello Sviluppo Economico

Di nuovo in lotta i 50.000 lavoratori del settore gas-acqua per rivendicare il  rinnovo del contratto di lavoro, scaduto ormai da oltre un anno. Dopo lo sciopero del 3 dicembre scorso – peraltro riuscitissimo –   la Filctem-Cgil ha proclamato un nuovo sciopero nazionale di otto ore per venerdi 14 gennaio con una manifestazione a Roma che si concluderà con un presidio davanti la sede del ministero dello Sviluppo Economico proprio per protestare nei confronti delle controparti del settore (Anfida, Anigas, Assogas, Confindustria Energia, Federestrattiva, Federutility, n.d.r.) che adducono motivazioni del tutto ingiustificate per rinviare ulteriormente la trattativa: “motivazioni – scrive la Filctem-Cgil al ministro Romani – tutte riconducibili a presunte incertezze normative sia nell’espletamento delle gare per la distribuzione del gas che nell’attuazione della legge “Ronchi” e all’assenza di una Autorità in tema di tariffe”.
Ma – nel merito del mancato rinnovo del contratto – il “pomo della discordia” che la Filctem ravvisa, è racchiuso in almeno sette punti  da dirimere con i datori di lavoro, pubblici e privati: la “clausola sociale” a tutela dei dipendenti dei gestori uscenti nella distribuzione del gas, che la Filctem chiede di assumere nel testo contrattuale e sulla quale si ravvisa un “atteggiamento dilatorio” del Governo; il superamento del Fondo gas e la sua contestuale istituzione di un fondo complementare (“ma il risarcimento dell’1% della retribuzione per ogni anno di contribuzione – dicono alla Filctem – non basta”); del tutto insufficiente la proposta delle controparti sul salario (meno di 120 euro sui minimi, con montanti esigui di 2000 e 2300 euro, rispettivamente per l’acqua e per il gas) in luogo dei 3440 euro di montante economico complessivo nel triennio 2010-2012 proposti dal sindacato (circa 126 euro di aumento sui minimi, n.d.r.); nessuna novità sull’aumento del contributo aziendale per i fondi integrativi complementari sia pensionistico che sanitario; sulla reperibilità, le classificazioni delle professionalità e sulla trasformazione dei contratti a tempo determinato e a “somministrazione” in quelli a tempo indeterminato.
“L’atteggiamento delle imprese pubbliche risulta tanto più ingiustificato – fa notare Gabriele Valeri, segretario nazionale Filctem-Cgil – se paragonato al fatto che tutti gli altri settori similari (elettrico, energia e petrolio) hanno già rinnovato positivamente i contratti di lavoro; così come altrettanto incomprensibile – insiste Valeri – è la posizione delle imprese private che operano in regime di concessione e che, in particolare nel settore gas, godono della stabilità dovuta al terzo periodo di regolazione tariffaria in atto, che garantisce ampi margini di profitto”. “Ma quello che proprio non mandiamo giù – conclude  il segretario – è che le controparti puntano ad un rinnovo dei minimi salariali più bassi rispetto ad ogni altro settore, differenziati tra gas e acqua, escludendo addirittura il 2010 dal recupero salariale”.

Roma, 11 gennaio 2011

Le Segreterie Nazionali ringraziano i lavoratori elettrici e telefonici

Le Segreterie Nazionali di FILCTEM CGIL – FLAEI CISL – UILCEM UIL e SLC CGIL – FISTEL CISL – UILCOM UIL ringraziano i lavoratori elettrici e telefonici per la loro partecipazione al presidio nazionale tenutosi a Roma il giorno 11 gennaio scorso.

La Segreteria della C.d.L.M. su Aster

COMUNICATO STAMPA

Genova, 20 gennaio 2011. La manifestazione di oggi dei dipendenti Aster ha, in maniera  evidente, messo in luce il disagio che stanno da tempo vivendo questi lavoratori stretti tra un’azienda, che con il suo azionista (il Comune) non ha ancora deciso quale sarà l’assetto futuro ed una massiccia, quanto inutilmente scandalistica campagna stampa portata avanti solo da alcuni, tesa soltanto a discreditare gli stessi, il loro modo di operare e a creare le condizioni per una frantumazione degli assetti aziendali con l’unico risultato di creare una giungla di appalti e subappalti.
Si è addirittura teorizzata l’abnormità della loro retribuzione rispetto ai risparmi che potrebbero essere effettuati se a questi lavoratori fossero applicati contratti e condizioni diverse.
Sanno questi solerti moralizzatori di cosa stanno parlando? Del perché in un’azienda si applica un contratto e non un altro? Delle battaglie che come Camera del Lavoro, insieme alla categoria degli edili stiamo da tempo portando avanti per fare avere anche ai dipendenti delle aziende del settore, che operano insieme ad Aster, diritti minimi quali spogliatoi, mensa, un orario di lavoro definito, una stabilizzazione del rapporto di lavoro?
Sono queste le soluzioni per non avere più buchi nelle strade o un verde pubblico apprezzabile? Diciamo orgogliosamente di no. Vogliamo che anche questi lavoratori usufruiscano di diritti, e la strada non è toglierli a chi se li è conquistati e, in questa battaglia di civiltà di  augureremmo di essere sostenuti dalla stampa locale.

Siamo naturalmente sempre aperti a confronti per efficientare il servizio di Aster. Nell’ultimo anno sono stati fatti accordi in tal senso che hanno cambiato condizioni storiche per i lavoratori. Così come siamo consapevoli che la sciagurata manovra economica del Governo ha colpito soprattutto le risorse per gli enti locali, obbligandoli a tagli sui servizi erogati. Ma vogliamo chiarezza sul futuro, in primis dall’amministrazione comunale.

Chiediamo l’immediata apertura di un confronto finalizzato a definire lo sviluppo di questa azienda e non il suo scioglimento, perché questo e non altro sarebbe la separazione delle attività. Chiediamo un forte e definitivo impegno del Comune di Genova per la continuità della pubblicità aziendale, per la garanzia del servizio, per il mantenimento occupazionale e contrattuale. Su questi argomenti, la Cgil, in tutte le sue articolazioni, sarà a fianco dei lavoratori Aster.

La Segreteria
Camera del Lavoro Metropolitana di Genova

La mobilitazione ha pagato: Aster rimane ente strumentale del Comune di Genova

Il verbale dell’incontro tra Comune di Genova, ASTER ed Organizzazioni Sindacali tenutosi il 28 gennaio scorso ed il volantino predisposto dalla R.S.U.31

La pensione spezzata: 11/01/2011 presidio a Roma

Comunicato Stampa

“La pensione spezzata”: l’11 gennaio a Roma presidio dei lavoratori elettrici e telefonici davanti la camera dei deputati contro le norme previdenziali previste dalla legge 122/201

Martedì 11 gennaio, dalle 14.00 alle 18.00, presidio dei lavoratori elettrici e telefonici presso la Camera dei Deputati (piazza Monte Citorio) contro le modifiche introdotte dalla legge 122 del 31 luglio 2010 che ha abrogato le norme che garantivano il trasferimento non oneroso della posizione contributiva dai Fondi speciali all’Assicurazione generale obbligatoria dell’Inps.

“La nuova disciplina – dichiarano le organizzazioni sindacali Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uilcem-Uil –  penalizza oltremodo i Lavoratori interessati, senza prevedere alcuna forma di salvaguardia per coloro che perdono o rischiano di perdere il diritto a pensione,  né tantomeno per coloro che hanno già cessato l’attività lavorativa e avrebbero maturato il diritto a pensione dopo il 30 giugno 2010”.

Per effetto di queste modifiche “inique” , i lavoratori elettrici e telefonici che non hanno maturato il diritto alla  pensione dovranno pagare costosi oneri di ricongiunzione o, in alternativa, ricorrendo all’istituto della totalizzazione, si vedranno decurtare di oltre il 30% l’assegno che avrebbero ricevuto dal Fondo di categoria o dall’Assicurazione generale a cui hanno versato i contributi.

Modifiche di cui i sindacati, mobilitati da mesi, chiedono la revisione.

“Con questo presidio – concludono –  intendiamo non far passare la delicata questione  sotto il silenzio totale dell’opinione pubblica e dei mezzi di informazione”.

Roma, 4 gennaio 2011

Genova, oggi sciopero di 8 ore dei lavoratori del comparto gas/acqua

COMUNICATO STAMPA

Gas-acqua: oggi sciopero nazionale di otto ore per il rinnovo del contratto di lavoro

Oggi, venerdì 3 dicembre 2010 si è svolto lo sciopero con presidio dei lavoratori del settore gas acqua. Diverse centinaia di manifestanti si sono date appuntamento davanti alla sede di Iren di via ss Giacomo e Filippo. I lavoratori protestano per l’intera giornata e replicheranno lo sciopero il 14 di gennaio per l’ottenimento del rinnovo del contratto scaduto ormai da 11 mesi. L’iniziativa di lotta è stata decisa dalla Filctem Cgil per superare le posizioni intransigenti delle associazioni datoriali e, tra l’altro, per un aumento salariale dignitoso a fronte di proposte inaccettabili da parte padronale, per aumentare l’indennità di reperibilità ferma da 15 anni, per il consolidamento occupazionale riducendo i periodi di precariato a partire da quelli giovanili, per profili professionali più rispondenti alla realtà attuale; in particolare si deve superare l’intransigenza di Federutility (associazione delle aziende ex municipalizzate come il gruppo Iren di Genova) che vuole retribuire i lavoratori del settore idrico con aumenti inferiori a quelli del settore del gas nonostante il fatto che anche Federutility abbia sottoscritto l’attuale contratto unico di settore. La lotta proseguirà fino al raggiungimento delle richieste avanzate dal sindacato per un rinnovo contrattuale di settore in linea con quanto definito nei settori dell’energia e dell’elettrico.

Segreteria Filctem Cgil Genova

Genova, 3 dicembre 2010

 

A rischio i 200 posti di lavoro della centrale Enel di Genova Attenzione: apre in una nuova finestra. PDF

 

COMUNICATO STAMPA

Dopo la delibera emanata dalla Giunta Regionale della Liguria, di cui a livello sindacale si è venuti a conoscenza in data 5 luglio u.s. attraverso specifico incontro con l’Assessore alle Attività Produttive, indirizzata al Ministero dell’Ambiente per chiedere l’emanazione di una nuova Autorizzazione Integrata Ambientale che tenesse in considerazione la proposta Enel di ridimensionamento graduale della potenza, al fine di traguardare la scadenza della concessione al 2020, oggi, a distanza di circa quattro mesi, non abbiamo avuto nessun tipo di riscontro.

A questo si va ad aggiungere il rinvio della discussione del ricorso Enel al TAR del Lazio verso il Decreto  che era calendarizzata per il mese di ottobre.

La situazione di totale incertezza che si è venuta a delineare per il futuro della Centrale è ormai ad un livello di tensione non più sostenibile da parte dei 200 lavoratori, diretti ed indiretti, operanti nell’impianto che vedono messo a serio rischio il loro posto di lavoro.

Filctem Cgil – Flaei Cisl – Uilcem Uil di Genova chiedono all’Azienda, alle Istituzioni locali e al Ministero dell’Ambiente l’apertura di un tavolo di confronto per fare chiarezza ed avere risposte concrete, sul futuro del sito e dei lavoratori interessati.

Le Segreterie Territoriali di Genova
Filctem Cgil – Flaei Cisl– Uilcem Uil

Genova, 9 novembre 2010

Camera del Lavoro di Genova: allestimento permanente della mostra “Antifascismo e Democrazia” dedicata al 30 giugno 1960

30 giugno 60 giugno
30 giugno 60 giugno

La mostra “30 giugno 1960-30 giugno 2010: antifascismo e democrazia” è stata allestita in maniera permanente presso la sede della Camera del Lavoro Metropolitana di Genova in via San Giovanni d’Acri. La mostra è visitabile previa prenotazione contattando l’Ufficio di Segreteria ai numeri telefonici 010/6028227-228.
Sono passati cinquant’anni dalla sollevazione popolare scatenata dalla decisione del Movimento Sociale Italiano (MSI) di organizzare a Genova il proprio congresso. Partita dal capoluogo ligure – medaglia d’oro della Resistenza – l’ondata di dissenso si estese a tutta la penisola con la proclamazione dello sciopero generale indetto dalla sola Cgil, i morti di Licata, Reggio Emilia, Palermo e Catania, le cariche della polizia a Roma, la straordinaria partecipazione delle nuove generazioni alle mobilitazioni antifasciste culminate con la caduta del governo Tambroni.
Questi fatti, avvenuti nell’Italia del miracolo economico, determinarono la fine della stagione del centrismo e l’apertura di una fase politica nuova che avrebbe portato l’apertura a sinistra. Inoltre, proposero nuovamente al paese il problema del rapporto tra il diritto di partecipare e di manifestare e la gestione dell’ordine pubblico.

A quegli avvenimenti si intersecarono fermenti sociali nuovi che, a partire dalle lotte degli elettromeccanici e dalle prime iniziative di unità d’azione dei sindacati del nord Italia, avviarono quella che sarà definita la riscossa operaia degli anni sessanta. La difesa della democrazia e il rispetto della Costituzione, il ruolo della Cgil e le lotte del lavoro che con la loro iniziativa permisero al paese di uscire da quel vicolo cieco, furono il filo conduttore di quegli avvenimenti e sono oggi i riferimenti fondamentali dell’azione della Cgil.
La mostra ha l’obiettivo di ripercorrere i momenti più importanti di quei giorni partendo proprio dalle “giornate genovesi” per passare poi ai tragici avvenimenti che coinvolsero le altre città italiane.

 

Antonio Perziano
Segreteria Camera del Lavoro Metropolitana di Genova

 

Mediterranea delle Acque, comunicato della Rsu

Lettera aperta all’amministrazione comunale inviata per conoscenza all’ATO genovese

Apprendiamo dai giornali le dichiarazioni del gruppo Iren dove si sottolinea, con soddisfazione, che l’operazione “San Giacomo” farà di mediterranea delle acque un operatore in grado di competere ad armi pari con le multinazionali straniere dell’acqua.
Come dipendenti valutiamo positivamente che l’aumento di capitale ha salvaguardato il mantenimento dell’azionista maggioritario pubblico e che nel contempo, si va ad acquisire un importante partner industriale

Nel mentre siamo venuti a conoscenza, tramite i nostri delegati, che al tavolo nazionale della trattativa per il rinnovo del contratto gas acqua i rappresentanti del gruppo Iren (del quale fa parte Mediterranea delle Acque) dipingono scenari di crisi per il settore idrico arrivando alla richiesta di diversificare gli aumenti previsti per i lavoratori del gas da quelli dell’idrico, penalizzando in termini economici il nostro comparto

Ci saremmo aspettati da parte aziendale un atteggiamento più coerente al tavolo nazionale, ma di fatto dobbiamo constatare che si è preferito accodarsi alle realtà minori se non addirittura farsi portavoce convinti di istanze che hanno contribuito a dilazionare i tempi del rinnovo stesso

Infatti il nostro contratto e’ scaduto da sette mesi

Le proiezioni degli aumenti tariffari delle bollette dell’acqua decise per questi anni prevedono e contengono anche i costi dei rinnovi di contratto e sicuramente in quella sede non si e’ parlato di sconti per le aziende; invece le aziende del settore idrico tentano di farsi uno sconto sulle spalle dei lavoratori (con un minor aumento salariale nei confronti dei gasisti) e sui cittadini clienti degli acquedotti (che pagheranno gli aumenti già riconosciuti nella tariffa dell’ATO)

Il contratto nazionale e’ un momento importante per tutti i lavoratori sia in termini normativi che economici e lo e’ ancor di più  in un momento di crisi come questo, dove far mancare un apporto economico alle buste paga e’ doppiamente penalizzante; se poi le argomentazioni si dimostrano palesemente pretestuose, questo e’ per noi motivo di forte contrarietà.

Chiediamo all’amministrazione comunale un pronunciamento pubblico che contribuisca a sbloccare in tempi brevi il rinnovo del contratto intervenendo sulle aziende da lei controllate o partecipate che, fino a oggi, hanno svolto un ruolo negativo verso la propria associazione datoriale che siede al tavolo nazionale

R.S.U. Mediterranea delle Acque

Genova, 10 agosto 2010

 

Bocchiotti: per il sindacato l’accordo è valido

COMUNICATO STAMPA

Lo scorso 29 luglio 2010, presso la sede di Confindustria Genova, su mandato dell’assemblea dei lavoratori Bocchiotti sede, svoltasi il 26 luglio 2010 con votazione finale di 36 voti favorevoli, 7 astenuti, 0 contrari, è stato siglato l’accordo tra le OO.SS. e l’Azienda a conclusione del percorso di trattativa conseguente alla messa in mobilità di 35 lavoratori.

Il giorno seguente, presso la sede dell’Azienda, si è tenuta un’ulteriore assemblea per illustrare i termini dell’accordo siglato e per avere la riconferma del mandato ricevuto dai lavoratori nell’assemblea precedente.

L’accordo prevede:
– Un anno di cigs con anticipo delle quote da parte aziendale
– Un incentivo economico diversificato; di cui il 30% anticipato al momento della messa in cigs
I criteri concordati per l’accesso agli ammortizzatori sociali sono:
– Pensionabilità
– Volontarietà
– Criteri ex art. 5 l. 223/91 ( che si riferiscono in maniera paritetica alla situazione tecnico organizzativa, ai carichi familiari e all’anzianità aziendale.)

Vorremmo confermare che, esclusa la procedura di mobilità aperta dall’Azienda, tutte le rimanenti condizioni, compresa la cigs, sono frutto della trattativa svolta dalle OO.SS. e dalle RSU.

La votazione di tale assemblea ha riconfermato il mandato con 42 voti favorevoli, 4 astenuti, 0 contrari, comprendenti la stragrande maggioranza dei 35 lavoratori interessati.

Pertanto le OO.SS., a fronte della difficile situazione dei lavoratori coinvolti, ritengono positivo l’accordo siglato e lo riconfermano.

Le Segreterie
(FILCTEM CGIL-FEMCA CISL-UILCEM UIL)

Genova, 2 agosto 2010